Inps Trento: i lavoratori dicono basta..
I LAVORATORI DICONO BASTA, DOPO 9 ANNI DI SACRIFICI !
I Lavoratori INPS di Trento, riuniti in assemblea il 28.04.2017, esprimono totale contrarietà ad un sistema di misurazione della produttività che non corrisponde al reale impegno quotidiano profuso dagli stessi. Non più basato nemmeno sulla produttività effettiva (124), che ogni anno aumenta penalizzando un certo numero di Sedi, ma sull’unico principio dettato da Brunetta e ribadito da Madia, dove l’incentivo non può essere erogato a tutti in misura uguale e piena.
L’assemblea ribadisce che l’incentivo ordinario e speciale deve essere riconosciuto a tutti al 100%, indipendentemente dal raggiungimento degli obbiettivi decisi unilateralmente dall’Amministrazione, obbiettivi che risultano ogni anno più ambiziosi, in un continuo crescendo che sembra non avere limiti ed anche per questo giudicato poco credibile, dove l’utente viene dopo la statistica, contravvenendo alla stessa mission dell’Istituto .
L’Assemblea ribadisce che il Fondo per la produttività è costituito da risorse dei lavoratori, sottratte negli anni al rinnovo dei contratti di lavoro.
Con tale fondo l’Amministrazione finanzia: l’organizzazione del lavoro (Posizioni Organizzative), le indennità varie, i passaggi di livelli economici e di aree e in misura sempre minore i premi di produttività.
I Lavoratori rivendicano il pagamento pieno degli incentivi 2016 e chiedono per il futuro il trasferimento di tale budget nella retribuzione tabellare; chiedono inoltre che nel prossimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro si mettano a carico delle Amministrazioni i costi delle Posizioni Organizzative, si riducano notevolmente le varie indennità e si trasferiscano tali risorse nella retribuzione certa e stabile (tabellare).
L’Assemblea aderisce allo stato di agitazione permanente indetto da USB INPS Nazionale, il 17 marzo c.a.; esprimendo disponibilità ad iniziative interregionali e/o di carattere nazionale, qualora nel prossimo incontro tra Amministrazione ed OO.SS. nazionali, programmato per il prossimo 3 maggio, non verranno date garanzie certe e sicure sul recupero dei tagli economici effettuati nella busta paga di Aprile avvenuto in diversi Sedi, in modo da garantire a tutti i lavoratori l’erogazione del 100% dell’incentivo 2016.
Si associa alle dichiarazioni ed iniziative di USB per il mansionismo dove l’unica soluzione possibile rimane la costituzione dell’Area UNICA. Questa posizione verrà riproposta con forza nella trattativa per il rinnovo del CCNL e se necessario la si chiederà a costo zero, per garantire a migliaia di lavoratrici/ori di avere riconosciuto il giusto inquadramento giuridico ed economico. Si dissocia dalla creazione di ulteriori “gabbie salariali” che prevedono l’istituzione di nuovi livelli economici (A4-A5-A6 – B4-B5-B6) che non risolvono il problema e non danno dignità a circa 6000 lavoratrici/ori inquadrati nell’area A e B.
Trento, 28.4.2017
Votato a larghissima maggioranza dall’Assemblea con 1 solo astenuto.