Bisogna ridurre il traffico in autostrada. No alla Valdastico
Bisogna ridurre il traffico pesante sull’Autobrennero, non costruire nuove autostrade
Il 15 febbraio 2017 la Commissione europea ha emesso un parere motivato ammonendo alcuni Paesi, tra i quali l’Italia, per le persistenti violazioni riguardo la qualità dell’aria, perché non hanno affrontato le ripetute violazioni dei limiti di inquinamento dell’aria per il biossido di azoto (NO2), attestando come l’inquinamento da NO2 costituisca un grave rischio per la salute e come la maggior parte delle emissioni provengano dal traffico stradale.
Ha quindi esortato i cinque Stati membri ad agire per garantire una buona qualità dell’aria e salvaguardare la salute pubblica evidenziando che più di 400.000 cittadini muoiono prematuramente nell’UE ogni anno a causa della scarsa qualità dell’aria.
Milioni di persone, inoltre, soffrono di malattie cardiovascolari e respiratorie causate dall’inquinamento atmosferico.
In questo contesto, ridurre le emissioni dei veicoli diesel è un passo importante verso una migliore qualità dell’aria.
Come si può ridurre il traffico pesante sull’A22? Applicando il principio del percorso più breve.
Attualmente il 55% dei camion che transitano sull’asse del Brennero allungano il loro viaggio attirati dal pedaggio conveniente dell’A22 e dai bassi costi del gasolio in Austria e solo il 45% dei camion compie il percorso più breve. In altre parole meno della metà dei camion passano sull’Autobrennero perché devono mentre più della metà lo fa solo per convenienza economica danneggiando pesantemente la salute delle popolazioni delle valli dell’Adige e dell’Isarco e producendo molta più CO2 del necessario.
Che cosa si può fare per evitare questo fenomeno dannoso per la salute, per l’ambiente e per l’economia?
Basta rendere uguale il costo a chilometro del trasporto merci su tutti i percorsi transalpini!
In base ai dati riportati in iMONITRAF! Annual Report 2015, il costo del pedaggio al Gottardo è di 0,76 euro/km per un mezzo pesante Euro 5, 40 tonn, 5 assi mentre al Brennero è di 0,40 euro/km.
Le tariffe dell’A22 devono essere raddoppiate per il traffico pesante che va e torna dalla Germania in modo da rendere più conveniente il percorso via Svizzera per un camion che vada o torni da Milano a Francoforte o Rotterdam o Amburgo. Con il trasporto su treno dei camion via Sempione-Lotschberg-Berna-Basilea o via Chiasso-Gottardo-Zurigo-Basilea un mezzo pesante risparmia più di trecento chilometri di percorrenza rispetto al percorso via Verona-Brennero. In modo simile un camion da Pordenone a Berlino via Udine-Tarvisio-Villach-Salisburgo (tramite ferrovia dei Tauri) risparmia circa 70 chilometri rispetto al percorso via Verona-Brennero.
Le strade e le ferrovie più brevi ci sono già: basta usarle. E questo è compito di chi governa: rendere razionali i pedaggi per far compiere al traffico pesante i tragitti più brevi e anche più veloci.
Quello che è necessario è un coordinamento dei trasporti stradali transalpini che coinvolga la Svizzera, l’Italia, l’Austria e la Germania. Tutti stati che hanno ratificato la Convenzione delle Alpi.
Questa strategia europea deve instradare, anche con obblighi, il trasporto merci stradale lungo il percorso più breve, il che porterebbe indubbi vantaggi economici per la riduzione dei costi del carburante e del tempo. Ma è anche vantaggioso per l’ambiente perché riducendo i chilometri percorsi si riducono le emissioni pericolose che danneggiano la salute e quelle che provocano le variazioni climatiche.
Convogliare quindi traffico da est sull’Autobrennero tramite una nuova autostrada come l’A31 Valdastico Nord è in netta contraddizione con le intenzioni e le indicazioni anti inquinamento dell’Unione Europea, con le indicazioni di molti esperti di trasporti attraverso le Alpi e con gli impegni politici e tecnici presi dallo Stato e dalle regioni dell’Italia settentrionale.
Infatti, l’ Accordo di programma tra cinque Ministeri (Ministero dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dei Trasporti, dello Sviluppo Economico, delle Politiche agricole, alimentari e forestali e della Salute) e le Regioni e Province Autonome del Bacino Padano (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Province Autonome di Trento e Bolzano), sottoscritto nel dicembre 2013, ha l’obiettivo di individuare e sviluppare in modo coordinato una serie di attività da porre in essere, in concorso con quelle ordinariamente svolte, per la realizzazione omogenea e congiunta di misure di breve, medio e lungo periodo di contrasto all’inquinamento atmosferico nelle zone del Bacino Padano.
In conclusione: niente nuove autostrade per convogliare traffico sui percorsi sbagliati ma utilizzo di autostrade e ferrovie esistenti in modo intelligente: smart TIR on the road and on the train invece di stupid TIR on the road.
Marino Cofler
Socio di Legambiente Trento
Un plauso all’estensore dell’articolo.
Condivisibile nel contenuto e nelle conclusioni e perfetto nella forma.