Le ir-responsabilità del Comune di Mori

Chiediamo le dimissioni del Sindaco.
Oggi buona parte dei lavoratori AMR incrociano le braccia e presidiano il Consiglio Comunale di Mori. Lo fanno in solidarietà con i propri colleghi impiegati presso l’appalto cimiteriale di Mori.

Rispetto a quanto riportato precedentemente da un giornale, cioè che il problema AMR e amianto andava discusso nel palazzo Comunale di Rovereto e non quello di Mori, rispondiamo che prima sarebbe opportuno informarsi adeguatamente su ciò che è accaduto in merito, ascoltando non solo la campana istituzionale ma anche quella dei lavoratori interessati o perlomeno provando a contattarli per ottenere parte delle informazioni necessarie per redarre un articolo, COSA CHE NON E’ STATA FATTA, altro che quotidiano indipendente.
La dimostrazione che questo sindaco non vuole realmente risolvere i problemi territoriali di sua competenza è evidente nell’utilizzo della stampa quale metodo di propaganda e unico canale di comunicazione anziché privilegiare una qualsiasi forma d’incontro chiarificatore con i lavoratori.

Vorremmo oggi precisare a tutte/i che quanto è successo a Mori è GRAVE e non un piccolo errore o sottigliezza. Gli elementi che hanno fatto scaturire la gravità e dichiarati dal sindaco moriano a mezzo stampa sono i seguenti

1) Di essere a conoscenza dal 6 Agosto 2017 dell’esistenza del “problema Eternit” interno ed esterno al cimitero a seguito dello sventramento di parte della copertura cimiteriale, non operando fin da subito nell’isolare il pericolo eliminandolo in uno due giorni, facendo raccogliere e facendo smaltire il materiale ricco di amianto da ditte specializzate. In questo caso siamo confusi da quanto farfuglia Barozzi in merito. Prima ha dichiarato che il materiale è stato raccolto dai pompieri con un perfetto DPI stoccandolo regolarmente, escludendo l’idea che gli operai AMR siano intervenuti nella raccolta dichiarando amore e rispetto a quest’ultimi, poi improvvisamente cambia idea, probabilmente a seguito di una sua fase di spirituale onestà, dichiarando che gli operai AMR sono intervenuti nella raccolta e che durante l’intervento di recupero lui garantisce che tutti erano muniti di guanti… sai che roba… peccato che l’amianto provoca danno certo se inalato.
2) Di non essere intervenuti in somma urgenza data l’apparente non rischio amianto (probabilmente perchè alcuni in Consiglio Comunale faticano, come abbiamo ormai capito sulla nostra pelle e quella dei moriani, ad attribuire un senso logico alla parola urgenza senza prima porre la questione della $omma…).
3) Di aver tenuto in giacenza l’amianto per mesi custodendolo in sacchi neri presso il magazzino comunale ex Cantina di Mori. In questo caso ci chiediamo se i sacchi blu, aperti e non sigillati, depositati per mesi illecitamente presso il magazzino comunale del cimitero, dove quotidianamente gli operai accedono, abbiano improvvisamente cambiato il loro colore (NESSUNO SI PREOCCUPI IL DEPOSITO ABUSIVO PRESSO IL CIMITERO E’ STATO DOCUMENTATO, FILMATO E FOTOGRAFATO ALLA PRESENZA DI TESTIMONI) e si siano teletrasportati in un altro magazzino comunale sempre accessibile al pubblico.
4) Di non sapere di essere il diretto responsabile dell’appalto e che è suo compito il monitoraggio dell’appalto.
Non c’è inoltre da meravigliarsi che USB abbia una cultura politico sindacale propria, sconnessa dal potere politico partitico e che molto spesso si intervenga attivamente contro non solo ai padroni ma anche contro movimenti e partiti che creano un danno al bene pubblico, al servizio pubblico e al lavoratore mangiandosi e bruciando capitali e risorse per il mero profitto di pochi, creando odio e distruzione tra gli oppressi.
Pensiamo che il Nostro operato sia doveroso in questa società, grazie alla Nostra natura e alla Nostra composizione possiamo definirci classisti e non populisti, internazionalisti e non nazionalisti. Pertanto caro Sindaco non affermare che Noi ce l’abbiamo con te a causa della questione del Vallo Tomo (che per Noi non è ancora finita), anzi tu ce l’hai con noi perchè nei vari aspetti della nostra vita (lavoratori e cittadini) tu insisti ad usare una politica irresponsabile che se ne lava le mani delle conseguenze negative che procura. In base a questo sarebbe opportuno che ti facessi da parte.

USB Lavoro Privato

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Un commento

  • Saiani Aldo

    PILLOLE DI FILOSOFIA.

    Tecnologia, Economia, Finanza, Psicologia, Sociologia, Politica e Sindacalismo sono tutte discipline necessarie per la buona tenuta di una società.
    Purtroppo sono incatenare alle loro specializzazioni, chiuse e cieche.
    Guardano ai singoli alberi e mai alla foresta.

    La sola disciplina che guarda olisticamente e dall’alto la società è la FILOSOFIA.
    I problemi, che dal punto di vista delle singole discipline appaiono insolubili, possono venir risolti dalla filosofia.
    Purtroppo i filosofi sono anche i meno ascoltati, e, quando accade, sono spesso fraintesi e derisi.

    Chi fa parte di un problema non può risolvere il problema stesso.
    Chi fa parte di un SISTEMA economico, sociale e politico integrato e onnicomprensivo, quale è l’attuale Capitalismo, non può risolvere i problemi, e assomiglia a chi si agita nelle sabbie mobili.

    Si deve uscirne, costi quel che costi.
    Ciò che non da’ di per sé la soluzione, che richiede studio e azione politica.

    Uscirne né è la condizione necessaria, e non sufficiente.

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