Appello di Rifondazione per le votazioni provinciali

Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo questo appello in vista del voto provinciale del prossimo ottobre.
La Redazione
Quello che segue è l’appello alla sinistra trentina in vista delle prossime elezioni provinciali. Lo abbiamo inviato anche ai quotidiani locali ma – come ci succede frequentemente – è stato ignorato.

Rifondazione comunista, di fronte ad uno scenario politico provinciale sempre più frammentato e dominato dalla personalizzazione dello scontro dentro quello che fu il centrosinistra autonomista e dintorni, si rivolge a tutte le espressioni della società civile, del volontariato, del cattolicesimo di base, impegnato nella solidarietà diretta a contatto con i problemi reali dei senzatetto, dei migranti, si rivolge a chi quotidianamente lotta contro la precarietà, a chi ha perso il lavoro, a chi si trova in condizioni di bisogno per l’insufficienza di reddito, fa appello a chi è desideroso di una svolta forte per contrastare una deriva morale e politica verso indifferenza, intolleranza, razzismo e fascismo.
Il nostro è un richiamo all’unità nella diversità delle culture, in nome di principi e valori comuni di giustizia sociale e solidarietà concreta con i più deboli per affrontare direttamente una serie di questioni urgenti, che vanno dalla carenza di posti letto per le degenze negli ospedali, al pagamento giornaliero per ricovero per persone anziane che hanno bisogno di riabilitazione, all’esternalizzazione della diagnostica in mano ai privati con costi rilevanti per l’utenza, di fatto alla privatizzazione della sanità con il pagamento delle visite specialistiche, alla chiusura dei punti nascita nelle valli.
Ci riferiamo al problema della tutela del territorio dall’invasività degli interessi privati rispetto a quelli generali, alla protezione e alla gestione dei parchi, alle grandi opere costose e devastanti per il territorio trentino come il TAV o la Valdastico, su cui tutti tacciono.
Ci riferiamo al problema abitativo del caro affitti per trentini e migranti, a fronte di un patrimonio immobiliare, anche pubblico, che si lascia in alcuni casi deperire, mentre aumenta il numero dei senzatetto nella città di Trento, denunciato da coloro che operano in strada.
Ci riferiamo al sistema trentino delle cooperative che ha perso la sua motivazione originaria e dove nel settore dell’assistenza e dei servizi le condizioni di lavoro del personale sono spesso precarie e prive di diritti.
Questi sono solo accenni ad alcuni problemi tra quelli più urgenti da affrontare in una campagna elettorale degna di questo nome. Quindi, in uno scenario fattosi ormai surreale di tutti contro tutti, nel quale si levano anche voci autorevoli del giornalismo trentino a bacchettare i contendenti, l’ultimo sussulto di credibilità per la politica locale non resta forse l’unità di una sinistra autentica che si batte per questioni concrete e autentiche fuori dai giochi di potere e di una sindrome da sconfitti?
Questo appello noi lo rivolgiamo a LEU e alle componenti che si definiscono del rinnovamento che hanno lanciato una “primavera trentina”, agli autoconvocati, ai sottoscrittori dell’appello per Ghezzi Presidente, a coloro che il 29 agosto si incontreranno per decidere il proprio percorso politico.

La Segreteria del Partito della Rifondazione Comunista.

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