8 marzo 2021 – una giornata di lotta
Non ci sono motivi per festeggiare ma tante ragioni per lottare
Scendiamo in piazza l’8 marzo contro la violenza di genere per ricordare a tutti: governatori, imprenditori e popolazione che così non va. Pretendiamo non solo la fine di ogni discriminazione di genere e ogni forma di violenza maschilista/paternalista sulle donne ma anche un vero cambiamento culturale, economico e di sviluppo sociale nell’interesse di tutte/i.
Le donne oggi più che mai sono schiacciate da una doppia oppressione: quella sul lavoro e/o della disoccupazione e quella domestica. Per questo oggi è necessario che l’8 marzo esca dalla ritualità per ribadire con chiarezza che l’emancipazione delle donne passa necessariamente attraverso la lotta contro lo sfruttamento a partire dai luoghi di lavoro, contro la mancanza di un reddito sicuro, ma anche contro un sistema sociale che scarica su di esse oneri e servizi che dovrebbero essere forniti dallo Stato.
Scendiamo in piazza contro la violenza e l’arroganza dello Stato e dei padroni che attraverso un’apartheid sindacale, voluta anche da CGIL CISL e UIL, inventano meccanismi contrattuali contorti per ridurre il salario, eliminando gli incrementi salariali convertendoli in inutile welfare aziendale privato, gestito dalle organizzazioni datoriali e sindacali compiacenti. Siamo per il diritto di espressione e per il diritto di sciopero, per il diretto ad un reddito di esistenza. Siamo per la tutela dei beni comuni come : l’acqua , il suolo, l’aria e la vita libera delle persone.
Scendiamo in piazza contro la violenza della “Pandemia COVID 19”,che separa gli affetti anche famigliari, limita le libertà democratiche fondamentali quali: il diritto al lavoro, il diritto alla scelta di cure, il diritto di espressione, di aggregazione, di solidarietà, di movimento delle persone.
Siamo per un’Europa dei popoli dove la dignità dell’essere umano sia inviolabile e per il rilancio del welfare pubblico e partecipato, siamo contro le grandi lobby finanziarie e politiche che costringono milioni di cittadini europei alla povertà ed il pianeta alla depauperazione naturale.
L’8 MARZO presidio in piazza Dante a Trento
DAVANTI AL PALAZZO DELLA REGIONE
dalle 10:00 ALLE 13:00