11 ottobre 21- imponente manifestazione a Trento
Sciopero generale nazionale di tutto il lavoro pubblico e privato.
Imponente manifestazione a Trento per il lavoro e contro il green pass
Oltre 5000 persone hanno percorso le vie della città contro il governo dei banchieri e delle multinazionali in Italia, che stanno smantellando definitivamente il sistema produttivo nazionale dopo aver precarizzato il lavoro, devastato la sanità e la scuola pubbliche, eroso il sistema pensionistico nazionale e portato milioni di cittadini sotto la soglia della povertà.
Abbiamo condannato nettamente la violenza dei fascisti che sabato è andata in onda per ad arte per la “telefinzione” non ha nulla da spartire con la protesta di quanti non vogliono sottoporsi ai ricatti messi in atto da parte di questo governo e di confindustria.
Una violenza quella di sabato che serve a questo governo per inasprire la repressione verso ogni forma di dissenso e/o di resistenza alle sue politiche neoliberiste.
Nello stesso tempo abbiamo denunciato anche quella violenza che in troppi fanno finta di non vedere e che è quella violenza usata nel non curare le persone a casa, quella violenza infima sui luoghi di lavoro, quella violenza quotidiana in propagandata dalla Tv (come quella di Cazzola), quella violenza sociale che mette l’interesse privato nell’azione pubblica, quella violenza di una classe politica che ha confuso il servizio con il potere, quella violenza di chi confonde l’onestà con l’omertà e quella di chi violenta i diritti costituzionali ed europei.
Abbiamo denunciato come la ricchezza si concentra sempre più in poche mani mentre le bollette di acqua luce e gas esplodono con aumenti alle soglie del 50%, l’IMU potrà toccare aumenti del 174%, benzina e gas in aumento vertiginoso, le tariffe delle autostrade (in mano a chi fa crollare i ponti), aumentano ancora, i prezzi al consumo sono fuori controllo.
Abbiamo denunciato l’arroganza di un governo, voluto e sostenuto dalla finanza internazionale, che vuole lasciare migliaia di lavoratrici e lavoratori senza stipendio perché non accettano di sottoporsi al siero magico chiamato erroneamente “vaccino”.
Abbiamo gridato per le vie della città la nostra contrarietà a questo regime di apartheid sociale e sul lavoro rappresentato dal lasciapassare verde imposto dal governo Draghi e dalla sua finta opposizione.
Abbiamo denunciato l’assenza di una politica industriale degna di questo nome da parte della giunta provinciale di Trento, abbiamo chiesto maggiori investimenti per la salvaguardai del territorio, abbiamo chiesto il blocco degli sfratti, il rilancio dell’edilizia popolare e che Itea svolga un ruolo di calmieratore degli affitti.
Abbiamo denunciato come il TAV rappresenti un grave attacco all’ambiente ed alla sua sostenibilità e per questo riteniamo che quei soldi debbano essere spesi per il risparmio energetico, la coibentazione delle case e investimenti nelle fonti energetiche alternative.
Abbiamo consegnato a Fugatti una lettera con delle richieste precise e nella giornata di venerdì 15 ottobre ci aspettiamo risposte concrete alle tematiche poste.
Abbiamo chiesto di far valere l’autonomia del Trentino rispetto al governo nazionale.
Oggi Trento ha vissuto una grande giornata di mobilitazione, di controinformazione e impegno sociale che non si vedeva dagli anni settanta. Migliaia di cittadini che durante il corteo si sono confrontati su come proseguire la lotta trasformando, in certi momenti, un corteo pacifico in una specie di assemblea itinerante. Oggi Trento ha vissuto una grande prova di democrazia e di partecipazione.
La manifestazione di Trento è stata una delle 40 manifestazioni fatte a livello nazionale che ha visto oltre un milione di persone manifestare per le strade delle loro città, presidiare le fabbriche e difendere lavoro e diritti. Assenti ingiustificati i politici di professione e le istituzioni impegnati a discutere su come dividersi le spoglie dell’Italia.
P USB Trentino
Ezio Casagranda