NESSUNO SPAZIO AI FASCISTI!
NELLE UNIVERSITA’ E NELLE STRADE, NESSUNO SPAZIO AI FASCISTI!
Questa sera in via Verdi a Trento i fascisti di Blocco Studentesco (organizzazione giovanile di Casa Pound, gruppo fra i più “attivi“ della galassia neofascista), nel caso fossero rimasti dubbi sula natura della loro “associazione”, hanno smesso la maschera di democratici per dimostrarsi i picchiatori squadristi che sono sempre stati.
In seguito alla convocazione di un aperitivo da parte di BS per pubblicizzare i loro candidati al senato accademico e al consiglio di facoltà di Giurisprudenza, noi studenti universitari assieme ad altri antifascisti ci siamo dati appuntamento per evitare che questi individui facessero propaganda alla loro organizzazione fascista senza che vi fosse alcuna risposta.
Dopo due ore di relativa calma (due-tre personaggi si sono presentati e sono stati opportunamente cacciati), una trentina di militanti di Casa Pound di Bolzano e Trento, con tirapugni, cinghie e catene sono arrivati scagliandosi contro i presenti e includendo nel pestaggio anche alcuni passanti e avventori.
Ci siamo difesi, con quanto siamo riusciti a trovare, ma ciò non ha impedito che tre ragazzi, studenti, compagni si siano ritrovati con la testa aperta e in queste ore siano in ospedale.
Immediatamente ci siamo ritrovati nella facoltà di Sociologia, che abbiamo deciso di tenere occupata per dare un segnale forte sulla nostra intenzione di dare una risposta a queste fantomatiche “associazioni culturali” che nell’indifferenza dei più stanno tentando di guadagnare agibilità politica all’interno delle nostre facoltà e delle nostre città.
È anche in queste aule, in questi spazi che i fascisti di Blocco Studentesco stanno cercando occasioni di protagonismo che non vogliamo e non dobbiamo concedere, e la riappropriazione in modo deciso dei luoghi che quotidianamente viviamo è un passaggio necessario.
Useremo questi nostri luoghi per organizzarci e partire domani alle 15 con un corteo cittadino, che nelle strade ribadisca ancora una volta che a Trento come a Torino, come a Napoli l’unica faccia di Blocco Studentesco e Casa Pound è quella dello squadrismo fascista, e che la risposta a questa aggressione deve essere allargata e decisa.
L’ateneo può anche aver approvato le liste dei neofascisti, ma gli studenti che quotidianamente vivono l’università non intendono concedervi agibilità alcuna; le istituzioni facciano pure le loro scelte, noi abbiamo fatto la nostra.
A fianco dei compagni del Teatro Valle, di Napoli, di Ostia e di tutti gli altri antifascisti.
Con il sangue agli occhi
Collettivo universitario Trentoanomala