Continua la lotta alla Fortglas.
Stamattina nuovo assedio alla ditta in risposta al rifiuto della dirigenza di pagare gli stipendi e finanche l’acconto di 620 euro concesso agli altri operai non i scritti ai sindacati di base.
La nuova strategia sindacale adottata è quella di parodiare il titolare dell’impresa, di origine altoatesina, venerdì scorso con un immaginario Adolf Hitler, oggi con papa Ratzinger.
Verso la tarda mattinata, i sindacalisti di SBM e SLAICOBAS, con operai, hanno invaso il piazzale della ditta per chiedere un incontro con il direttore il quale, invece, ha pensato bene di barricarsi dentro. Momenti di tensione, cassonetti dei rifiuti, posti davanti al cancello della ditta a simboleggiare l’assedio all’impresa che intende far capitolare i lavoratori prendendoli per fame…
L’azienda, probabilmente impaurita dalla contestazione, ha spostato il conflitto dal piano sindacale a quello dell’ordine pubblico. Per cui sono intervenuti sia i carabinieri che la polizia, oltre alla DIGOS.
Lunga trattativa con i funzionari di polizia, poi il pauroso titolare è riuscita a “scappare” dall’impresa. Ora SBM (Sindacato di Base Multicategoriale) e SLAI COBAS hanno richiesto un urgente incontro al Commissario del Governo per la provincia di Trento, con la presenza del Questore di Trento, per risolvere la questione una volta per sempre. Non è possibile pensare che una normale vertenza sindacale sia stata trasformata in un problema di polizia da parte del titolare della ditta. Le riunioni avvengono sotto l’egida della DIGOS, ogni colloquio può esistere solo con la mediazione della polizia.
Se non interviene il prefetto la situazione rischia di degenerare. I lavoratori sono senza stipendio dal mese di ottobre 2012, la cassa integrazione non gli è stata né erogata né anticipata. I servizi sociali non possono erogare soldi pubblici perché i lavoratori sono in cassa. Questa vergogna deve finire…
Sindacato di base Multicategoriale.
La redazione di Alternativa per i Beni Comuni esprime piena solidarietà ai lavoratori in lotta contro le discriminazioni che la Direzione mette in atto nei confronti dei lavoratori iscritti al sindacato SBM. Vergogno è l’atteggiamento di quanti davanti a questa situazione fanno finta DI NON VEDERE, DI NON SAPERE DI NON SENTIRE il grido di questi lavoratori.