A volte ritornano e sono pericolosi

Ieri i giornali locali hanno posto in risalto quanto già raccontato a luglio ed a ottobre di quest’anno dal giornale IL Manifesto.
I giornalisti Sebastiano Canetta e Ernesto Milanesi, ieri in Provincia per presentare il loro libro “Cosa Loro: i serenissimi della Compagnia delle Opere”, avevano già raccontato del ruolo dell’assessore provinciale all’innovazione dott. Gianluca Salvatori, oggi al vertice di “Progetto Manifattura”, nel progetto “Vladimir” in Russia di cui molto ha detto in aula consigliare il Presidente della Giunta Provinciale dott. Alberto Pacher e il presidente di Confindustria dott Paolo Mazzalai che proprio a Vladimir ha la società di diritto russo “OAO Airport” che costruisce un aeroporto con la benedizione del già Presidente della Provincia Lorenzo Dellai che nel settembre 2006 firmò il famoso accordo internazionale tra la PAT e la regione russa di Vladimir.
Inutile ripetere della presenza nelle compagini sociali della nota “PFC srl” (Project Financing Consulting) il cui amministratore delegato era il dott. Lorenzo Kessler: “il signore del financing project” (Il Sole 24 ore).
Ricordo che già il giornalista Guido Pasqualini raccontò sul L’Adige “la fucina cattolica di Giorgio Tonini e Gianluca Salvatori e perciò non mi stupisce che quest’ultimo sia gradito alla signora Daria Depretis che quale rettrice dell’Università siede nel consiglio di indirizzo di Progetto Manifattura.
Diversamente mi preoccupa che proprio l’altro giorno, per “manifattura domani” di Rovereto, il dott. Salvatori abbia licenziato un progetto di ristrutturazione da 48 milioni di euro da realizzarsi con il sistema del finacial project e oggi viene indicato come candidato alla direzioe amministrativa dell’Università.
Una indicazione palesemente frutto di quello che noi abbiamo definito “oligopolio collusivo” che non solo dispone lo spostamento dei personaggi secondo reciproche convenienze ma che oggi è il vero freno ad ogni politica di sviluppo che non sia gestita dai soliti noti.
Sono convinto che il ruolo della politica sia quello di vigilare sulla gestione della cosa pubblica e innanzi all’affermazione “Salvatori negli anni a collezionato una serie di cariche: oltre all’assessorato all’innovazione nella legislatura 2003/2008 con Dellai e Grisenti….” il ruolo della PAT non sia quello di consentire ai soliti noti la collezione di cariche ed incarichi.
E’ palese che l’indicazione espressa su Salvatori frena e condizione le attività della futura giunta provinciale, presente nel Consiglio di Amministrazione dell’Università di Trento, oggi impegnata in una serie di operazioni immobiliari che Rifondazione Comunista ha segnalato e denunciato.
Comprendiamo che la signora rettrice abbia necessità di una persona di fiducia e non può che sceglierla tra gli amici più cari di famiglia che hanno accompagnato il cognato nelle splendide avventure della creazione in financing project dell’acquapark di Ronzone di cui non si può non ricordare la “pregiata” relazione di finanziamento sottoposta con delibera alla Giunta provinciale proprio dell’Assessore Salvatori.
Tale opera pubblica è una delle numerose cattedrali nel deserto dei sempre cari amici Silvano Grisenti.e Lorenzo Dellai.
Rifondazione Comunista continuerà un’attenta vigilanza consapevole che spetta alla direzione dell’Università occuparsi – fra l’altro – del trasferimento della biblioteca e degli altri appalti che sono necessari per amministrare l’università.
Ezio Casagranda – candidato presidente lista di Rifondazione Comunista

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