Sciopero alla Malgara Chiari e Forti

malgaraContinuano a ritardare gli stipendi alla Malgara Chiari e Forti di Avio.
Un nuovo sciopero è stato proclamato dallo Slaicobas provinciale a partire dalla giornata lavorativa del 13/02/2014 ad oltranza, dopo l’ennesimo tentativo fallito di portare alla ragione la proprietà aziendale che a tutt’oggi deve ancora versare parte degli stipendi di Dicembre 2013 ( versati a singhiozzo e non a tutti, nelle scorse settimane) parte della tredicesima mensilità ( dopo un versamento di 1000 euro d’anticipo nel Dicembre 2013), stipendio di Gennaio 2014, quote Laborfonds per un ammontare che supera i 600.000 euro ( rata trimestrale di 39.000 euro) Fondo Fasa ( fondo assistenza sanitaria di categoria dove mensilmente dovrebbero essere versati 2 euro da parte del lavoratore e 10 euro dall’azienda per sopperire ad incombenze sanitarie che purtroppo rimangono inevase a causa del mancato versamento della Malgara che risale addirittura alla data di costituzione del fondo stesso nel 2012) .
E’ da sottolineare però che regolarmente l’azienda trattiene in busta paga sia le quote Laborfonds che quelle Fasa.
Nel corso della settimana scorsa è stato annunciato un incontro con i sindacati fissato per data 25/02 nel corso del quale, secondo quanto è trapelato, la proprietà per bocca dello stesso Giulio Malgara spiegherà i particolari di un presunto aumento di capitale e dell’entrata di un nuovo fantomatico socio del quale si vocifera da tempo.
Secondo ben informati l’azienda dovrebbe incassare per investimenti e ripianamenti vari più di 20 mln di euro. Ma nonostante l’ottimismo sventolato e la certezza esibita più volte dalla dirigenza, inspiegabilmente continuano le traversie per gli operai, che socio entrante o meno, sono ancora una volta stremo, spremuti come i loro conti correnti, prosciugati dalle incombenze dettate dal costo esagerato della vita, vita che non permette rinvii alle scadenze, ai pagamenti, che complicano la vita di questi lavoratori e cittadini.
Sono ormai anni che questa storia va avanti, anni che questa gente lotta per vedersi riconosciuto il sacrosanto diritto di avere in cambio del lavoro prestato con sacrifici quotidiani, le proprie retribuzioni. Tutto ciò è vergognoso, lo è ancora di più se pensiamo che da anni il tutto si svolge sotto il naso di istituzioni e politici locali che fanno finta di niente e guardano ad altro.

Massimo Barletta RSU Slai Cobas Malgara e membro Direttivo prov.le Slai Cobas

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