Spirito di comunità

 

Il Parlamento nazionale, Camera e Senato hanno rivendicato la propria autonomia di decidere sulle indennità percepite da deputati e senatori, respingendo la decisione del Governo Monti di intervenire su tale materia; credo anch’io che vada salvaguardata tale prerogativa delle camere, nonostante la situazione di eccezionale gravità economica che investe l’Italia, e di scarsa credibilità che in questa fase riscuote nel Paese questo Parlamento di “nominati”.
Vedremo se le affermazioni dei Presidenti delle Camere, che sei mesi fa hanno nominato una commissione con il compito di verificare la riduzione da apportare alle proprie indennità di parlamentari al fine di parificarle alla media europea, vedremo se si concretizzeranno entro gennaio, personalmente ho poche speranze.
Ma se ciò avvenisse, qui nel nostro Trentino Alto Adige ci troveremmo in una situazione a dir poco imbarazzante; sulla riduzione dei costi della politica la nostra Regione e Provincia Autonoma non figura certo tra i primi della classe, nonostante la sbandierata riduzione di 290 Euro mensili delle indennità dei consiglieri provinciali. Ma c’è dell’altro che grava con altrettanta pesantezza sulle casse pubbliche e che non centra niente con la ricerca di favorire una maggiore partecipazione e democrazia, mi riferisco ai costi derivanti della cosiddetta “porta girevole”, cioè alla necessità di modificare la legge provinciale in materia di compatibilità tra il ruolo di Consigliere e quello di assessore (5/6 milioni di costi aggiuntivi), proposta di iniziativa popolare recentemente respinta dal Consiglio Provinciale.
Altro argomento da non sottovalutare è il seguente: mentre il Governo Monti nel suo programma di riduzione dei costi della politica prevede la soppressione non solo delle province ma anche delle Comunità Montane, qui in Trentino al contrario, da oltre un anno sono state istituite le Comunità di Valle in sostituzione dei Comprensori e da allora non sono ancora operative, invece di incentivare le sinergie tra i comuni o la loro stessa unificazione.
Il prossimo anno si svolgeranno le elezioni provinciali, e come in ogni campagna elettorale i partiti si presenteranno agli elettori per chiedere la loro fiducia, ma con quale faccia si presenteranno? Si presentino nelle assemblee pubbliche con la “busta paga” di consigliere e la mostrino ai cittadini e la confrontino con quella dei lavoratori e dei pensionati; altro che media europea, ci troveremo magari nella paradossale situazione che un Consigliere provinciale percepisca un’indennità doppia rispetto a quella di un deputato, bella gestione dell’autonomia provinciale, ma di quale spirito di comunità parla il Presidente Dellai?

Sandro Giordani

Villa Lagarina

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