Acqua a Trento: Ora l’azienda speciale
A Trento stralciata l’acqua dalla delibera in consiglio comunale. Si riapre la battaglia per l’azienda speciale.
Il Consiglio Comunale di Trento durante l’odierna seduta di oggi, martedì 18 giugno, ci ripensa e fa marcia indietro sulla manovra “Spa In House per acqua e rifiuti” duramente contestata dai movimenti Acqua Bene Comune del Trentino.
Una vittoria per chi ha difeso strenuamente l’esito referendario sulla ripubblicizzazione del SII e contestato la riacquisizione dietro pagamento di 37 milioni di euro dell’acquedotto trentino. La dimostrazione delle profonde incoerenze e degli errori macroscopici che la delibera conteneva, messa in discussione dalle opposizioni che premevano invece per un ritorno a forme di privatizzazioni.
Fondamentale la fermezza delle posizioni dei comitati cittadini e dei consiglieri comunali che li hanno appoggiati, che hanno continuato a proporre la costituzione di un ente di diritto pubblico, ovvero l’azienda speciale, e la costituzione di un audit cittadino per traghettare la ripubblicizzazion ; come l’ approfondito intervento in Commissione Vigilanza – partecipato condotto dal professor Ugo Mattei – durante il quale si sono dimostrate le ragioni referendarie e l’incoerenza di un esborso di soldi pubblici per comprare un acquedotto cittadino.
Ci si rivede in autunno per la battaglia finale, dove tutte e tutti saremo impegnati nella costruzione di quelle forme di democrazia partecipata che vedono nella ripubblicizzazione dell’acquedotto trentino una concretizzazione dell’orizzonte politico apertosi con il referendum per l’Acqua Bene Comune.
Domani mattina intanto, la partecipazione del Comitato ABC di Trento insieme al Forum Movimenti per l’Acqua, all’incontro a Roma con l’ANCI proprio sulla connessione fra patto di stabilità e Spa In House, nel quadro delle strategie possibili sulla difesa dei servizi pubblici locali.
Francesca Caprini – Comitato ABC Trentino