AMR Rovereto: Incontro con il Sindaco
Martedì 27 giugno,dopo aver dichiarato 3 settimane fa lo stato di agitazione, con le conseguenti e ripetute iniziative, si è svolto finalmente l’incontro tra i lavoratori Amr e l’amm.ne comunale rappresentata da Sindaco Valduga, assessore Bortot e Presidente Amr Galli.
Quanto emerso ha in sostanza confermato i timori più volte denunciati da Usb della volontà del Comune di Rovereto di operare una politica di sostanziale privatizzazione di una buona parte degli impianti sportivi in favore di società roveretane maggioritarie, dichiarando nel contempo la garanzia occupazionale dei lavoratori di settore.
L’assessore (al quale il sindaco ha rinnovato appoggio e fiducia) sorvolando accuratamente sulle ultime problematiche ed interrogazioni emerse sulle Baratieri, ha parlato di un possibile accordo tra comune e Ir Basket Rovereto per la cessione dell’istituto Filzi (una certezza già da noi segnalata due mesi fa).
Poco convincente il passaggio per la struttura delle Fucine, che a suo dire quest’anno verrà data in gestione ad Amr (gestione provvisoria, non certa e scelta obbligata più dalle perplessità della società sportiva che dalla reale volontà municipale). Nell’occasione l’assessore non ha mancato neanche questa volta di esprimere i suoi dubbi sulla professionalità dei lavoratori di Amr, preoccupato per l’attenzione e cura verso l’impianto (quello delle Fucine), più che del servizio reso all’utenza. Certo perchè evidentemente per lui i lavoratori Amr sono pagati per danneggiare un poco per volta le strutture che vengono loro affidate in custodia!!
Peccato che anche qui l’assessore abbia omesso di dire che quella palestra, data nuova di zecca all’associazione che l’ha gestita, versi in condizioni precarie e necessiti di diversi lavori di manutenzione (a carico pubblico naturalmente).
Quindi: 2016 Baratieri – 2017 Ist. Filzi – 2018 Fucine?…e 2019?
Per finire, dopo una lunga sequenza di numeri (da buon professore di matematica qual’è) sulle ore lavorative date ad Amr non è riuscito a fare la “magia”di far tornare i conti presentati a settembre scorso…si sa…la matematica non è un’opinione! Secondo i dati esposti (forniti dalla direzione Amr) siamo a meno 500 ore e noi sappiamo che quando avremo questi dati in mano, con tutta probabilità le ore nel computo finale risulteranno molte, molte di meno.
In sostanza, nonostante l’evidenza ed i numeri dicano il contrario, per l’assessore non vi è alcun pericolo occupazionale ed inoltre formula l’equazione: privato=efficiente / pubblico=fannulloni. Peccato che non dica anche che il privato gestisce le strutture pubbliche con finanziamenti pubblici!!
Accenniamo appena le dichiarazioni sulla legittimità o meno dello sciopero del Sindaco secondo il quale l’astensione dal lavoro non aveva reali motivazioni ed è andata a colpire un utenza sensibile ed “indifesa” – riferendosi al “caso Filarmonica”, scaricando quindi ogni responsabilità sui lavoratori.
Peccato che lo sciopero era nazionale ed è stato indetto un mese prima e la grave ed eventuale negligenza è stata posta in essere dalla disorganizzazione dell’ azienda.
Comunque è utile ricordare al Sindaco che lo sciopero è tutt’ora un sacrosanto diritto costituzionale ed è anche uno degli ultimi gradini di uno stato di mobilitazione, oneroso in primis per i lavoratori.
In conclusione, su nostra richiesta specifica, il Sindaco ha comunque garantito quanto segue:
a luglio (probabilmente l’11/06) verrà presentata in Consiglio Comunale la ristrutturazione di Amr e le modifiche del proprio Statuto costitutivo;
i lavoratori Amr avranno in ogni caso garantito il salario per il periodo estivo;
i lavoratori Amr avranno garantito il proprio posto di lavoro e si andrà verso la normalizzazione di orari e mansioni dei dipendenti.
Noi aspettiamo che alle parole seguano i fatti. Troppo bene abbiamo imparato che solo attraverso la mobilitazione ed il continuo confronto si possa difendere il lavoro ed i lavoratori.
Attendiamo l’amministrazione alla riapertura degli impianti sportivi/culturali ed alla riorganizzazione del settore parcheggi e cimiteri, pronti a ritornare in piazza nel caso risultassero “promesse da marinaio”.
I LAVORATORI E LE LAVORATRICI AMR di USB