Autonoleggio: un contratto a perdere
CCNL AUTONOLEGGIO ARITIGIANATO, IL NUOVO CONTRATTO DALLE VECCHIE LOGICHE DI SFRUTTAMENTO.
Il 17 giugno 2019, le associazioni datoriali degli artigiani di settore, unitamente alle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, hanno sottoscritto il “nuovo” CCNL Autonoleggio, nuovo perché tali associazioni in precedenza non avevano aderito al già esistente CCNL autorimesse.
Tale contratto già in prima lettura si raffigura come l’ennesimo accordo al ribasso firmato sulla pelle dei lavoratori; infatti rispetto agli altri contratti di settore come il CCNL Autorimesse Aniasa (Confindustria) e il CCNL Merci e Logistica (applicato in precedenza da molte aziende artigiane del settore) peggiora sia l’aspetto economico quanto quello normativo.
Facendo un confronto tra il “nuovo” CCNL autonoleggio artigiani ed il CCNL autorimesse aniasa, la perdita per ogni singolo lavoratore a cui verrà applicato tale contratto sarà di circa 3100 € annui solo sul corrispettivo base, senza contare quindi le varie indennità aggiuntive come per esempio il lavoro festivo e lo straordinario.
Differenza salariale che sarà destinata ad aumentare dato che il CCNL Aniasa è scaduto e quindi a breve sarà rinnovato prevedendo ulteriori aumenti economici, mentre quello degli artigiani prevederà un solo aumento nel prossimo settembre che porterà la paga base lorda alla cifra di 1504.56€ contro gli attuali 1699.15€ dell’Aniasa che per l’appunto è scaduto.
Tale contratto entra a pieno titolo nel dibattito sul salario minimo, su cui si sta discutendo in questi giorni; infatti se da un lato il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio parla di salario minimo non inferiore ai 9 euro dichiarando: …”se hai un lavoro, non puoi prendere meno di 9 euro lordi l’ora. Altrimenti non è lavoro, è schiavitù!..” dall’altro le confederazioni sindacali sottoscrivono un contratto che prevede una paga base oraria lorda di 8.65€, che quindi, utilizzando la stessa terminologia del ministro, non possiamo che definire un contratto schiavista.
Come USB esprimiamo la nostra contrarietà a questo CCNL penalizzante per i lavoratori, e daremo battaglia dentro ai posti di lavoro qual ora le aziende inizino ad applicarlo penalizzando i loro dipendenti, infatti per noi questo contratto, oltre a ledere la dignità dei lavoratori del Noleggio Con Conducente, a nostro avviso lede – come altri contratti firmati dalle confederazioni – anche il principio costituzionale della giusta ed equa retribuzione, in un settore ove le paghe sono già ampiamente insufficienti per la professionalità, la responsabilità e l’impegno lavorativo richiesto al conducente.
Questo spiega, più di tanti discorsi, il perché le tre confederazioni sono contrarie al salario minimo, toglierebbe loro il potere di affamare i lavoratori.
In conclusione peggiorando ulteriormente le condizioni di lavoro e di salario al personale viaggiante, non già esaltanti, non c’è da sorprendersi se poi le aziende non riescono a reperire autisti e così sarà sempre più; infatti visto lo stato di cose ora in essere l’autista sarà un lavoro sempre meno ambito e in molti lo lasceranno preferendo altre occupazioni, magari, con meno responsabilità ed orari più certi.
Le roboanti dichiarazioni a mezzo stampa emesse da enti pubblici e aziende private, nel disperato tentativo di reperire autisti a niente varranno se non miglioreranno i trattamenti economici e normativi, perché la vita dell’autista, contrariamente a come la pensano alcuni datori di lavoro, non è l’autobus.
USB Lavoro Privato settore Trasporti – Autonoleggio