Autonomia e costi della politica
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota da parte di Sandro Giordani di Villa Lagarina.
La redazione
Ma che cosa c’entra l’Autonomia speciale del Trentino-Alto Adige con i costi della politica!
Ribadito che l’ Autonomia, quella delle due provincie di Trento e Bolzano va difesa da chiunque la mette in discussione; in questo momento di grandi difficoltà economiche registro che sono in molti, dentro e fuori il Trentino, a volerla tagliare; lo stato sociale, il sistema istituzionale ed economico della nostra Regione va salvaguardato e difeso senza tentennamenti.
Detto questo, relativamente ai recenti articoli apparsi sul Corriere della Sera e sul Sole 24 ore che hanno tra l’altro messo in discussione la validità dell’autonomia speciale di cui gode il Trentino, hanno pure messo in evidenza la questione dei costi della politica che in Trentino non è da meno di altre regioni a statuto straordinario come per esempio la Sicilia e la Valdaosta che detengono il primato assoluto in fatto di spesa pro capite dei costi della politica; sotto questo profilo la nostra Provincia si presta a giustificate critiche oltre che a strumentalizzazioni interessate.
La risposta della Giunta provinciale, per bocca di Dellai e del suo Vice Pacher, evita però l’argomento facendo finta che la questione dei costi della politica in Trentino non esista.
Ma come fanno a non rendersi conto questi nostri amministratori provinciali che sono proprio i costi della politica presenti a tutti i livelli istituzionali del Trentino che prestano il fianco alle più disparate critiche e che mettono in discussione proprio quello che ci è più caro, cioè la nostra autonomia speciale?
E’ forse utopia pensare che un giorno i nostri consiglieri provinciali possano percepire indennità pari a quanto ricevono i consiglieri dei Laender tedeschi o di altri paesi d’Europa? E’ forse demagogia sperare che un sindaco, come per esempio quello di Rovereto o di Trento percepisca un po’ meno del sindaco di Verona o di altre città d’Italia molto più grandi delle nostre due sopra citate?
Queste mie aspettative sono largamente condivise e non sono, come spesso vengono definite con fastidio, frutto della cosiddetta “antipolitica” , tutt’altro: io penso che la politica trentina dovrebbe riappropriarsi di quello spirito di servizio che è stato il vanto per tanti anni della nostra comunità. Il Trentino dovrebbe togliere qualsiasi alibi a coloro i quali, dentro e fuori la nostra Provincia, predicano e lavorano contro la nostra autonomia.
Sandro Giordani
Villa Lagarina
Il problema è che quando si tratta di gravare i tagli e far cassa sono sempre i cittadini basta vedere ogni volta che lo Stato taglia alle regioni dei fondi che prima erano una normalità, la provincia e comune che se ne voglia dire riscuote il balzello da tutti NOI. Perchè visto il momento di dura condizione non decidono di fare come andrebbe fatto e cioè: RIDUZIONE DELLO STIPENDIO, CANCELLAZIONE GETTONE DI PRESENZA, ELIMINAZIONE VITALIZZI e tutte quelle altre forme e modi per farsi lievitate il proprio stipendio ?