Ballarò: Un bavaglio agli indignati
Ieri ho guardato Ballarò, il programma di Floris su Rai 3 dove Sacconi, Renzi a altri hanno discusso sulla situazione politica del momento alla luce della lettera della BCE dopo la manifestazione di sabato scorso a Roma.
Devo dire che, senza entrare nel merito, della discussione che ritengo faziosa, parziale e di stampo elettoralistico, la cosa che mi ha fatto arrabbiare, direi INDIGNARE è la parzialità precostituita della trasmissione.
Si è parlato della crisi, del debito, della lettera Bce, delle ragioni della manifestazione di sabato scorso a Roma ma in studio non era presente nessun rappresentante di quanti sostengono una tesi diversa o alternativa a quella proposta dalla BCE, nessuno era presente per informare sulle ragioni politiche e sociali che hanno animato centinaia di migliaia di persone che sono scese a Roma a manifestare, pacificamente la loro indignazione nei confronti di questo governo e contro i diktat della BCE.
Ballarò ha escluso a priori dal dibattito le ragioni di milioni di persone che in Italia e nel mondo stanno lottando per costruire una alternativa alle ricette della troika, che in Grecia ha dimostrato il suo totale fallimento.
Credo sia grave che sia u programma di Rai 3 ad auto censurarsi togliendo voce a quanti, non essendo responsabile del debito, sono chiamati a pagarne il costo totale attraverso licenziamenti, privatizzazioni e cancellazione di diritti fondamentali. Diritti di cittadinanza e diritti sul e nel lavoro.
Credo che con questa Tv e stampa l’Italia non ha bisogno della legge bavaglio. Il bavaglio se lo sono messo da soli, almeno per quanto riguarda i temi del lavoro, dei beni comuni, dello stato sociale. In sostanza i poveri e gli indignati non hanno diritto di cittadinanza nei talk show della Tv e nelle prime pagine dei giornali nazionali.
Ma in quella trasmissione non era assente solo la voce degli indignati, ma anche il ema della democrazia è stato relegato a questione di ordine pubblico.
All’interno della trasmissione nessuna voce si è levata per denunciare che i contenuti della lettera della BCE hanno nei fatti cancellato la democrazia e la stessa sovranità nazionale, Anzi ho assistito da parte dei partecipanti ad una gara di chi era più bravo ad applicare la ricette liberiste della BCE e della troika che governano il sistema economico mondiale.
Una cosa è emersa con forza dalla trasmissione: il sempre più grande distacco della casta, politica, mediatica ed economica, dalla realtà del paese e dalle esigenze dai giovani, dai pensionati e da tutti quei dei cittadini che lavorano e pagano le tasse e non sono più disponibili a pagare i costi del debito e di una politica sempre più lontana dai loro bisogni e dalle loro esigenze di vita.
Ezio Casagranda
Si può inviare una mail alla redazione del programma. Ballarò, come tutti i programmi di attualità politica che ci vengono affibbiati, è una delle facce del solito dado. Floris, in fondo, speculare a Vespa. Uno schifo, la rappresentazione della peggiore Italia ed il tentativo di oscurarne la migliore. Questo il breve testo che ho inviato: “Gentile Redazione,
davvero, non seguirò più il Vostro programma; monocorde. In Italia esistono tante proposte politiche ed associazionistiche alternative a cui Voi, sistemici come i Vostri ospiti, negate ogni diritto di espressione, provando, di fatto, a “cancellarne” l’esistenza. L’arco parlamentare, ieri rappresentato dal solito Sacconi e gli amministratori locali Renzi e Polverini, si differenziano tra loro non certo per le politiche, ma per giochi di potere. Tutti ai danni di cittadini trattati come sudditi.
Con delusione,
un saluto,
Massimo
Concordo con Massimo inviamo tutti un email di protesta alla Rai per tutte le sue parzialità di ballarò é solo una piccola espressione.
Contestiamo questo regime mediatico che fa invidia a Putin e Polpot.