Basta con consulenze inutili e costose.
Asis: difendere i lavoratori e la qualità del servizio.
Con grande stupore ho letto la stampa che riportava due notizie che a mio avviso hanno in comune la logica – che io definisco perversa – di risparmiare sulla pelle dei lavoratori o dei cittadini e di spendere le risorse in consulenze milionarie come nel casi dell’Itea o inutili come per la consulenza su Asis.
Mi meraviglio che il Consiglio Comunale che dovrebbe essere garante del rispetto delle regole, il rispetto dei contratti di lavoro scivoli pesantemente sul tema di garantire salario e diritti ai lavoratori ed alle lavoratrici che operano, per conto di Asis, nei centri sportivi e/o nelle palestre.
Ma si sono chiesti, cosa significa dare in gestione diretta, magari alle squadre sportive la gestione delle palestre o dei campi?
Significa con certezza creare nuova disoccupazione (i lavoratori oggi occupati sarebbero licenziati) per aprire le porte al lavoro nero, sottopagato e per certi versi gratuito in nome di un finto “volontariato”.
Senza contare che a farne le spese oltre ai lavoratori sarebbe anche la qualità del servizio e la sicurezza degli utenti.
Spiace che in questo gioco poco trasparente tra maggioranza e opposizione (spesso la discussione nasconde solo piccole operazioni di potere e/o di poltrone da assegnare) ci sano cascati anche i consiglieri del M5 stelle e che si accetti – in attesa di definire gli “scambi” – lo spreco 40.000 euro in consulenze che sono il veicolo per far passare le nuove forme di lavoro servile che tanto “successo” hanno avuto all’expo 2015.
Non sarebbe meglio che questi soldi siano utilizzati per aumentare il misero stipendio dei lavoratori attualmente occupati che oggi hanno retribuzioni orarie poco superiori ai 7 euro lordi?
Noi come USB lavoro Privato ci opporremmo a questa operazione di sostituzione degli attuali dipendenti con nuovi lavoratori precari e sottopagati.
Chiediamo al Sindaco di dare un segnale forte a difesa del lavoro e della qualità del servizio e del lavoro regolare senza farsi incantare dalle sirene di quanti in nome del liberismo cancellano dignità, salario e diritti di chi lavora.
p. USB lavoro Privato.
Ezio Casagranda