Campiglio: Masè vuole l’immunità per i ricchi
Campiglio, Il Fisco mette paura titolava tutta pagina il giornale TRENTINO rispetto ad un’intervista rilasciata dal dott. Masè, dell’APT di Campiglio, che definisce la visita del fisco a Costina come “terrorismo psicologico” e per sostenere le sue argomentazioni fa alcune affermazioni che lasciano stupiti.
Dice che ora la gente si vergogna di acquistare una macchina nuova per paura di essere criminalizzati o che, se si fanno i controlli, i turisti andranno i Austria perché si può pagare in contanti e via fino a sostenere che non vanno puniti quanti guidano “dopo aver bevuto”.
Prima di tutto devo esprimere il mio disappunto su come vengono trattate queste notizie. Il blitz a Cortina viene condannato e descritto come “terrorismo psicologico bello e buono” mentre quanto il blitz avviene all’interno delle casa popolari per scovare i “furbetti con la Mercedes” che usufruiscono dell’appartamento ITEA viene raccontato come una grande operazione di giustizia, di equità e di esempio della lotta all’evasione fiscale.
Questo modo di presentare le notizie non è condivisibile e lascia trasparire non solo una concezione di classe, si usa un peso e due misure (i ricchi sono cleptomani, i poveri rubano) ma sopratutto perché portano acqua a quanti stanno montando una campagna indegna contro chi lavora per scovare gli evasori. Evasori, che non sono eroi, ma persone che rubano alla collettività.
Io sono pensionato, non ho mai avuto vergogna, anzi sono orgoglioso, ad aver cambiato auto nel 2011 e spesso vado i Austria, o anche in Slovenia per passare qualche giorno di ferie quando chiedo il conto mi fanno tranquillamente la ricevuta fiscale, non devo chiederla come troppo spesso succede in Italia.
Infine devo dire che trovo vergognoso che un presidente di Azienda di Promozione Turistica si accanisca in modo così brutale contro gli agenti della finanza che fanno il loro lavoro, lasciando intendere che i ricchi, siccome spendono, devono godere di uno speciale lascia passare (il riferimento sulle stangate per chi ha bevuto è esemplare) per poter trascorrere le loro vacanze in tutta tranquillità.
In Italia vengono evasi oltre 250 miliardi ogni anno, la crisi morde senza pietà chi vive del proprio lavoro, paga le tasse e fatica a far quadrare i conti a fine mese.
Migliaia di lavoratori licenziati hanno passato il capodanno sulle gru o in fabbrica per difendere il posto di lavoro ma in fondo possono stare tranquilli, da loro, sulle gru non si presenterà il funzionario della Guardia di Finanza.
A proposito ma, chi lo dice a Masè che in Italia pagare le tasse è un dovere e non farlo una violazione di legge??.
Ezio Casagranda
Informativa:
L’associazione Filo Rosso di Lavis organizza una settimana di eventi dedicati alla formazione ed al diritto all’acqua. Dal 9 al 14 gennaio vi saranno workshop, seminari e cene solidali, con la presenza di invitati dal Sur America.
La settimana è organizzata in seguito alla conclusione della prima fase del progetto L’Essenziale è invisibile agli occhi, portato avanti in Uruguay dall’associazione Filo Rosso in collaborazione con la Casa Bertolt Brecht di Montevideo e grazie all’appoggio della Provincia Autonoma di Trento. L’Essenziale è invisibile agli occhi è un progetto di Comunicazione Partecipativa per il diritto all’acqua che interessa il dipartimento di Rivera (Uruguay), situato in una delle regioni più povere dell’Uruguay e del Cono Sud. Il progetto, di cui la prima fase si è sviluppata nel corso del 2011, è legato alla gestione sostenibile della riserva d’acqua dolce sotterranea più grande dell’America Latina, conosciuta come Sistema Acquifero Guaranì. Il nome deriva da una popolazione indigena che tutt’oggi popola alcune aree interessate dalla riserva sotterranea. Il Sistema Acquifero Guaranì interessa 4 paesi: Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Si calcola che, se sfruttato in maniera sostenibile, questa riserva potrebbe fornire a una popolazione di 6 miliardi di persone acqua di buona qualità per i prossimi 200 anni, nella misura di 100 litri d’acqua per persone al giorno.
Il progetto ha avuto come obiettivo contribuire alla ri-significazione dell’Acquifero Guaranì, riportando alla luce storie, saperi popolari e conoscenze tecniche per contribuire alla gestione sostenibile di questa riserva d’acqua sotterranea. Si è sviluppato attraverso un ciclo di laboratori di formazione a cui hanno partecipato Organizzazioni della Società Civile, Studenti e Docenti Universitari, Mezzi di Informazione Comunitaria, Cittadini e Cittadine interessate. Nelle attività hanno partecipato anche rappresentanti del circolo trentino binazionale Rivera-Santana do Livramento, legati all’associazione Trentini nel Mondo.
Il progetto è nato dalla convinzione che “Tutti siamo Attori” e che tutti possiamo contribuire a trasformare il presente e costruire il futuro, per assicurare a noi stessi ed ai nostri figli un mondo basato su relazioni umane solidarie e sulla sostenibilità ambientale. Essere attori significa partecipare attivamente alla vita pubblica. Non rimanere solo spettatori, assorbendo verità costruite dall’esterno, ma costruire la nostra visione del mondo a partire dalle esperienze locali e dalla vita quotidiana. La telecamera, la macchina fotografica, il teatro, le attività ludico-creative possono essere utilizzate per recuperare e valorizzare le differenti culture locali. L’arte si trasforma in uno strumento di empowerment per comunità locali ed organizzazioni della società civile per il diritto all’acqua. Ogni territorio racchiude una diversa lettura del mondo da parte dei suoi abitanti ed una diversa relazione degli esseri umani con il resto degli essere viventi e con gli altri elementi della natura. In diversi territori del mondo l’acqua è oggi al centro di un dibattito che interessa la sostenibilità ambientale e la costruzione di alternative politiche dal basso, orizzontali e partecipative per assicurare la gestione pubblica e partecipativa di questo bene comune. Per questo, i processi comunicativi e le differenti espressioni artistiche possono trasformarsi in potenti strumenti per la costruzione della giustizia ambientale a partire dai territori. Arte, partecipazione e politica sono tre parole chiave per assicurare il diritto all’acqua a tutti gli esseri umani.
Nella settimana in corso Filo Rosso propone una serie di laboratori sul territorio trentino, con l’obiettivo di raccontare il progetto “L’Essenziale è invisibile agli occhi” e di moltiplicare la metodologia utilizzata. I laboratori saranno destinati a Organizzazioni, Reti e Movimenti per il diritto all’acqua, Organizzazioni ed istituzioni educative, Mezzi di comunicazione indipendente, in particolar modo legate alla realizzazione audiovisiva. I laboratori verranno condotti da Deborah Lima (Uruguaiana. Laureata in scienze della comunicazione ed in cinema. Coordinatrice dell’area produzione dell’organizzazione uruguaiana Arbol – TV Partecipativa. Coordinatrice dell’area comunicazione partecipativa del progetto “L’Essenziale è invisibile agli occhi”) ed Antonio Graziano (Italiano residente in Uruguay. Laureato in biologia con studi in educazione, educazione popolare, sociologia, comunicazione e teatro dell’oppresso. Rappresentante dell’associazione Filo Rosso in Uruguay e coordinatore del progetto “L’essenziale è invisibile agli occhi”).
Per maggiori informazioni sul progetto:
http://redacuiferoguarani.wordpress.com
http://www.facebook.com/acuifero
Gli eventi pubblici previsti sono i seguenti:
(Luogo, data e ora) Conferenza Stamapa
Mercoledi 11 gennaio (ora) Aula A2 del dipartimento di istruzione dell’APPA, Via gilli n 3, Conferenza?
Giovedi 12 gennaio (14-18) Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, Vicolo San Marco a Trento. Laboratorio
Venerdi 13 Gennaio (15-19) laboratorio territoriale della rete trentina di educazione ambientale di Rovereto. via Dante, 65: Laboratorio.
Venerdi 13 gennaio (a partire dalle 19:30), Nogaredo (indirizzo). Cena di autofinanziamento dei progetti di Filo rosso.
Per maggiori informazioni e per iscrizioni ai laboratori ed agli eventi:
Guido 328 6665036
Tiziano 393 2203962