Caro PD, attentare il diritto allo sciopero è fascismo.
Caro PD, attentare il diritto allo sciopero è fascismo. Fascismo autentico.
In pochi giorni il PD di Renzi, ma anche il sistema politico e mediatico che lo sostiene, hanno innalzato bandiere di segno opposto, sugli stessi temi, quasi contemporaneamente. Mentre in parlamento i piddini, in realtà senza grande impegno, sostengono lo Ius Soli, Renzi fa suo lo slogan di Salvini: Aiutiamoli a casa loro. Del resto le leggi Minniti nemmeno la Lega le avrebbe potute superare in ferocia.
Il renziano di ferro Fiano presenta una legge contro l’apologia del fascismo e del nazismo, ma intanto il governo Gentiloni intensifica i rapporti col governo Ucraino che con ministri fascisti e la presidente Boldrini esprime solidarietà e condivisione in un incontro con uno dei leader neonazisti di quel paese. E i fascisti venezuelani per il PD sono combattenti per la libertà.
Mentre il governo concorda con la UE la prossima finanziaria lacrime e sangue, magari differite a dopo le elezioni, Renzi chiede di bocciare il fiscal compact, sostenuto da quel partito che il 25 aprile ha sfilato a Milano mascherato da blu UE e che resta fanatico dell’Euro.
Ovviamente i fascisti ed i razzisti dichiarati, così come i fanatici dell’europeismo più ottuso, insorgono nelle rispettive competenze, facendo così pienamente la parte loro assegnata nel teatrino renziano.
La realtà è che nulla di tutto questo dovrebbe essere preso sul serio perché il PD è passato dal culto del bipolarismo elettorale alla politica bipolare cioè alla schizofrenia delle sue posizioni. Nulla è serio e coerente nel PD, tranne l’attacco ai diritti del lavoro. Così c’è un progetto su cui Renzi e il palazzo politico mediatico stanno lavorando alacremente e senza contraddizioni: colpire il diritto di sciopero. Qui Marchionne, Renzi, Berlusconi e la grande stampa si trovano uniti, e sono benedetti dalle istituzioni europee e dai governi che stanno facendo altrettanto. Colpire il diritto di sciopero mentre si scatenano le politiche di austerità è il più autentico atto di fascismo che si possa fare oggi. E lo fanno quelli che vogliono colpire l’apologia del fascismo di ieri.
Fonte: l’AntiDiplomatico.it
di Giorgio Cremaschi
Analisi acuta di Cremaschi.
Il fascismo a livello economico è stato il tentativo, fallito, di conciliare per via politica e istituzionale capitale e lavoro, che sono costituzionalmente e perpetuamente conflittuali.
I capitalisti hanno mille armi per difendersi ed attaccare.
La classe lavoratrice ha solo il sindacato che la tutela, e l’arma potente dello sciopero.
Se gli togli questo strumento,, annienti i lavoratori.
La politica dovrebbe intervenire il meno possibile nel libero gioco fra capitale e lavoro.
Quello che sta’ facendo Renzi, Del Rio e il PD e’, oggettivamente, autentico fascismo.
Bisogna fermare questi “pazzi”, e inconsapevoli del danno che fanno, prima che agli operai, alle stesse imprese e all’economia in generale.