CCNL Metalmeccanci: Niente aumenti, solo fregature
CCNL Metalmeccanici, niente aumenti salariali ma solo fregature
Siamo al secondo anno di vigenza del CCNL e in base a quanto previsto e sottoscritto da FIM e FIOM non ci sono aumenti contrattuali che pesano su TFR e contributi, Confindustria ringrazia!
Landini per la FIOM, Bentivogli per la FIM e Palombella per l’UILM si accordarono con Confindustria per un adeguamento salariale legato al coefficiente IPCA (indice di calcolo dell’inflazione depurato dai prezzi dei combustibili importati) calcolato ex post a giugno di ogni anno. Un aumento pari a poche decine di euro, che in presenza di aumenti individuali e collettivi, lo stesso CCNL prevede che siano riassorbiti, ossia non erogati.
Il grande business del salario in natura
Dopo gli sgravi fiscali per le imprese previsti dal Governo Renzi nella Legge di Stabilità sono comparse dal nulla piattaforme e-commerce che indicano obbligatoriamente ai lavoratori metalmeccanici come e con chi possono spendere buoni spesa di 100€ nel 2017, 150 € nel 2018 e 200€ nel 2019. L’effetto di questo modello contrattuale è molteplice; la perdita di funzione del contratto nazionale, il blocco sostanziale dei salari, la riduzione dei contributi previdenziali, il lavoro per una sua parte non più quantizzato in salario.
FIM, FIOM, UILM e Confindustria dilettanti allo sbaraglio o peggio, complici di quanti puntano alla riduzione dello stato sociale?
Infatti i lavoratori metalmeccanici oltre alla sorpresa sui limiti di spesa dovuti ai limiti imposti dal TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi) che porta a molti lavoratori delle sorprese vedendosi bloccare la possibilità di spesa dei bonus dalle piattaforme e-commerce le sorprese non mancano ance sul versante di Metà …salute.
Infatti per la sanità privata inserita nel rinnovo contrattuale con Metasalute, vede la multinazionale RBM gestire insieme a FIM, FIOM, UILM e Confindustria le quote di centinaia di migliaia di metalmeccanici.
Com’era prevedibile dovendo fare utili, Metasalute non può rispondere all’aspettativa di tutela e qualità vantate e questo conferma che la scelta operata nel CCNL concorre ad attaccare lo stato sociale e il Servizio sanitario nazionale.
Usb ricorda che il Servizio sanitario nazionale, universale e gratuito per tutti è una conquista fondamentale dei lavoratori e non è un caso che sia stato sempre avversato, dequalificato, saccheggiato e tagliato dagli stessi sostenitori dell’impresa sanitaria privata.
L’USB continua a denunciare questa deriva di Cgil Cisl e Uil che è alla base del peggior contratto della storia del movimento sindacale in Italia e i fatti ci stanno dando ragione.
C’è bisogno di contratti che portino aumenti di salari reali e diritti, rilanciando l’azione sindacale generale a difesa della previdenza e della sanità pubblica.
USB è ora impegnato nella rivendicazione affinché le risorse previste per “metasalute” ritornino nelle tasche anche di dei lavoratori che hanno, giustamente, rifiutato di aderire a “metasalute”.
USB Lavoro Privato – Trentino