Ci ha lasciato Franco Porta, dirigente comunista
Dopo lunga malattia il compagno Franco Porta ci ha lasciati.
Tutti ricordano la sua mitezza, l’approccio gentile, il confronto pacato con l’avversario.
Certo Franco era un “politico di altri tempi”, cercava il confronto e mai lo scontro aggressivo. Ma Franco era anche determinato e chiaro. Sapeva coniugare il rigore della linea politica con il confronto dialettico.
così ci piace ricordarlo.
Impegnato nelle battaglie per l’occupazione, al fianco dei lavoratori in lotta, per la tutela dei diritti, per la pace, per la difesa dello stato sociale, della scuola e sanità pubbliche, per il diritto alla casa, contro la finanza di progetto, il NOT e le grandi ed inutili opere….
Instancabile nelle battaglie in Consiglio comunale a Trento, si è speso sin che ha potuto. Ha lasciato un vuoto che noi, tutti noi, dobbiamo colmare impegnandoci ancor di più nelle lotte per un mondo migliore.
Franco era un uomo di mare trapiantato in montagna, un ligure con una lunga esperienza politica maturata nel movimento operaio genovese. Aveva portato nelle vallate trentine oltre alla sua riconoscibilissima parlata, la grande esperienza politica di uomo di partito e di movimento, di militante comunista in grado di sviluppare positivamente ogni contraddizione.
Ciao Franco. Che la terra ti sia lieve, noi continueremo la tua battaglia contro questo sistema capitalista per un mondo migliore dove sia abolito lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
I tuoi compagni
Lo ricorderò nell’impegno di sempre, nella lotta quotidiana contro tutte le ingiustizie, per un mondo migliore.
“Quattro volte invecchierò, quattro volte sarò ancora giovane prima di scendere nella tomba. Ovunque io muoia, morirò cantando. Ovunque io cada, lo so, sarò degno di giacere con chi è caduto sotto la rossa bandiera.” Ciao Francesco.