Cosa succede in Trentino Trasporti ?

Con il tempo le cose cambiano ma non ci aspettavamo che tali cambiamenti avvenissero su proposta di una organizzazione sindacale.

Che le aziende puntino ad aumentare, nella gestione quotidiana del lavoro, l’orario contrattuale e quindi ricorrere alle prestazioni straordinarie (che ricordiamo costano molto meno che un’ora ordinaria) in sostituzione delle dovute assunzioni è cosa nota.

Che lo propongano i sindacati è puro contorsionismo.

Quanto sembra filtrare dalla discussione fatta nell’ultimo incontro fra Direzione di Trentino Trasporti e Sindacati ci fa sorgere un vero dilemma.

Infatti, sembra che l’obbiettivo storico del sindacalismo di ridurre l’orario di lavoro ed aumentare le retribuzioni sia soppiantato da altri obiettivi che rispondono più a logiche amicali che ad interessi collettivi.

Il nostro dilemma e il seguente: siamo forse passati dalla proposta di “lavorare meno per lavorare tutti” a quella di

“lavorare molto per lavorare in pochi” ???

È ormai noto a tutti che, in modo particolare sull’urbano di Trento, si stia verificando una forte emorragia di lavoratori per dimissioni volontarie che, sono sintomo di un disagio e di condizioni di lavoro sempre più pesanti a fronte di un salario che rimane sostanzialmente invariato.

La Direzione di Trentino Trasporti non vede questa situazione in quanto in altre faccende affaccendata mentre da parte delle Organizzazioni sindacali maggioritarie non si riesce ad andare oltre il “mugugno” lasciando così che piccoli interessi di bottega prevalgano sull’interesse generale.

Dopo la Commissione europea anche la Banca centrale europea chiede all’Italia di aumentare i salari, i quali devono seguire l’inflazione.

In pratica: le buste paga devono salire per far fronte all’inflazione che ormai viaggia a due cifre.

Come CUB ci permettiamo di richiamare il fatto che se negli ultimi trent’anni il salario medio annuo reale di un italiano è diminuito (-2,9%), a fronte di crescite di oltre il 30% in Francia e Germania, questo non è dovuto solo alla protervia dei padroni e dei governi ma anche dalla complicità di Cgil Cisl e Uil le quali per un posto a tavola (concertazione) hanno dimenticato di dare voce ai lavoratori.

Un dato su cui vale la pena fare una riflessione.

CUB Trento – Settore Trasporti

Trento 22 febbraio 2023

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