Da che ghe’ mondo, i boci i zuga a calcio e le bocie a pallavolo!

diritti civili1Avvertenza: si sconsiglia la lettura alle persone asteriscofobiche.
Partiamo da un dato di fatto: l’Italia fa parte dei nove paesi europei che non hanno ancora uno straccio di legislazione a tutela delle unione omosessuali. Il nostro paese quindi, assieme a Grecia, Cipro, Lituania, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Bulgaria e Romania, ignora una parte della sua popolazione. Ora, proviamo a fare questo semplice ghiochetto, partendo da molte situazioni di cui sono a conoscenza.
Immaginate che il vostro compagno o la vostra compagna finisca in ospedale e voi non possiate nemmeno entrare nella sua stanza perchè non ne avete giuridicamente il diritto e quindi qualcun* per vari motivi può impedirvelo semplicemente lasciandovi fuori dalla porta; immaginate poi che, dopo una vita insieme, un* delle o dei due muoia e l’altr* non abbia diritto a nulla, nemmeno a partecipare al funerale o a rimanere nella casa dove avete abitato per anni insieme; immaginate anche di crescere una figlia o un figlio insieme e che vi venga disconosciuta la genitorialità magari negandovi un colloquio con le maestre o la semplice firma dell’autorizzazione ad una gita.
Come vi sentireste in questo continuo stato di precarietà? Non credete che passereste ogni giorno della vostra a vita a sperare che vada sempre tutto liscio, a sperare di non dover mai trovarvi nella situazione di dover testare la ragionevolezza di chi vi circonda perchè diversamente non avreste alcun strumento giuridico con il quale tutelarvi?
E’ facile snobbare l’importanza dei diritti quando ce li abbiamo in tasca. Ma soprattutto i diritti non sono privilegi di poch* ma patrimonio dell’umanità.

Se poi rivolgiamo lo sguardo alla nostra Magnifica Provincia Autonoma, quello che sta succedendo in questi giorni in Consiglio Provinciale ha del grottesco.
Il dibattito verte sulla “Firmalove”, una proposta di legge di iniziativa popolare (ricordo che sono state raccolte settemila firme) che mira a contrastare l’omotransfobia; mira quindi a tutelare l’incolumità e la dignità delle persone non eterosessuali che spesso sono oggetto di attacchi fisici e quotidianamente di attacchi verbali violentissimi: la cronaca ne è prova.
Le parole sprezzanti usate in aula dagli oppositori a questa legge (abbondantemente documentate in rete, di cui vi consiglio questo mix illuminante: https://www.youtube.com/watch?t=235&v=Kyy6XTtJjWc) non sono forse anch’esse espressione e prova di quell’omotransfobia che si vuole contrastare? Il punto è che chi non compie un reato, non teme nemmeno la legge che punisce quel reato: mi sorge quindi il dubbio che non si voglia approvare la Firmalove per continuare impunemente a discriminare.
Dimostrino queste persone, che negano l’esistenza dell’omotransfobia salvo poi esserne piena espressione nelle parole e nei fatti, di non temere una norma che sarebbe un atto di evoluzione umana nonché un fiore all’occhiello della nostra Provincia.

Un ultimo pensiero va ai conigli del cimitero di Trento: state sereni, a quanto pare ora la caccia è rivolta a ghéi e ornitorinchi.
Daniela Tonolli

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