Dana: Nostro compito e’ organizzare chi ha votato NO
Oltre il 40% dei lavoratori ha respinto l’accordo mentre il 5% si è astenuto. Importante risultato da parte dei lavoratori Dana nonostante il clima di paura, di censura e di indebite pressioni messe in atto dalla Fiom. Un esempio è la minaccia verbale “Se non approvate il contratto….” ,
Se è vero che la Fiom può dire che la maggioranza dei votanti ha espresso parere favorevole, la sua sconfitta politica è bruciante. Infatti da un’attenta lettura del voto emerge che:
1) la maggioranza dei lavoratori di produzione ha bocciato l’accordo che è passato solo grazie al voto degli impiegati mentre è stato impedito il voto agli interinali, seppure citati in piattaforma e partecipi all’attività produttiva
2) Nonostante la FIOM possa far valere la totalità dei delegati a Rovereto, i voti contrari sono stati 78 (il 38%) mentre ad Arco i voti contrari sono stati 101 (il 43%). Se poi ricordiamo che molti non hanno votato perché “schifati” da questo modo di fare sindacato, il quadro che si presenta non è a favore della Fiom;
3) La Direzione Dana farebbe bene a tenere in debita considerazione che le “censure” e le “paure” stanno lasciando spazio alla consapevolezza di quanti pensano di aver già dato abbastanza e che forse è giunta l’ora che questa Direzione investa anche sui lavoratori, sulla loro professionalità, riconoscendo non solo a parole (come ha fatto l’AD Tarolli nell’incontro del 28 ottobre scorso) l’importante ed essenziale contributo che essi danno alla produttività quindi all’ottenimento di un più che lauto utile aziendale.
Il voto di venerdì offre ai lavoratori una grande possibilità, quella di trasformare in capacità organizzativa il loro voto contrario e la loro giusta rabbia, rafforzando USB Lavoro Privato in Dana, dando nuova linfa alla battaglia per diritti e dignità del lavoro.
Per questo ci chiediamo e vi chiediamo cosa significhi quanto scritto a fine contratto “… RSU ed Organizzazioni sindacali escludono ogni e qualsiasi richiesta o rivendicazione di contenuto o natura direttamente od indirettamente economica.” . Per noi è un cappio messo attorno al collo dei lavoratori i quali non potranno chiedere né riconoscimenti di qualifica, né l’acquisto di un eventuale nuovo avvitatore, né interventi atti a ridurre la fatica fisica ed il carico di lavoro, ecc.
Schiaffo morale a quanti sudano, lavorano e faticano per produrre quei profitti che questa Direzione, con la complicità della Fiom, vuole dare ai soli azionisti.
E’ ora di cambiare.
USB c’è ed è pronto a mettere in discussione questo contratto a partire da quanto contenuto nella stessa piattaforma votata dai lavoratori a luglio e che la Fiom ha letteralmente stracciato su pressione della Dana.
USB Lavoro Privato