Elezioni e Nuovo Ospedale di Trento
Ieri abbiamo inviato all’Assessore Rossi, candidato presidente per il centrosinistra alle prossime elezioni la richiesta di un pubblico confronto su una delle questioni che in questa campagna elettorale rischia di rimane fuori dalla discussione, il NOT (Nuovo Ospedale di Trento) o meglio il sistema di appalto – la finanza di progetto – utilizzato per l’assegnazione dei lavori.
Rifondazione ha denunciato con dossier molto articolato il fatto che l’appalto del NOT era fortemente viziato da gravi irregolarità tanto che la giunta ha evitato di fare l’aggiudicazione dello stesso.
Premesso che sarebbe interessante una discussione sul fatto se oggi, visto che l’attuale ospedale S. Chiara di Trento ha ricevuto dall’apposita commissione internazionale la tripla A (il massimo riconoscimento per la qualità offerta) un nuovo ospedale sia indispensabile o se anche questa scelta come altre serva ad alimentare il sistema di potere che noi abbiamo definito “oligopolio collusivo” noi intendiamo denunciare le modalità della gara tutta orientata alle caratteristiche dell’edificio e non alla sua economicità e discutere dell’uso del Project financing come procedura concorsuale per l’aggiudicazione dei lavori pubblici.
Inoltre come sul TAV anche sul NOT questa giunta provinciale ha sempre accuratamente evitato di fornire ai cittadini un’informazione accurata, chiara e dettagliata. Inoltre come sempre il progetto è stato calato dall’alto senza un minimo confronto con i cittadini.
Infatti ancora oggi non sono chiari i compiti e le funzioni che avranno gli ospedali periferici mentre sempre più forti arrivano le voci che indicano che la costruzione del NOT combacerà con l’avvio della progressiva dismissione degli ospedali periferici trasformandoli in RSA o luoghi per lunga degenza come già avvenuto con l’ospedale di ALA.
Noi nella serata di giovedì 17 ottobre i(ore 20,30 presso la sala video del centro S. Chiara) invitiamo i cittadini ad essere presenti alla nostra assemblea per discutere assieme contenuti e conseguenze del nuovo ospedale trentino. Infatti la costruzione del NOT non riguarda solo il sistema di appalto e la sua correttezza ma riguarda il futuro del sistema sanitario trentino che significa discutere della nostra salute e di quella dei nostri figli.
Questa discussione la volgiamo fare anche se Rossi declinerà il nostro invito convinti che le pesanti conseguenze delle politiche operate dall’oligopolio collusivo trentino saranno una palla al piede all’intera collettività trentina.
Ezio Casagranda