Feremare il GENOCIDIO, fermare le Guerre !
23 febbraio 2024: SCIOPERO GENERALE DI 24 ORE di tutti i lavoratori e le lavoratrici pubblici e privati contro le guerre!
FERMARE il GENOCIDIO del POPOLO PALESTINESE!
IMPEDIRE il RIARMO e le SPEDIZIONI MILITARI!
APPLICARE l’ARTICOLO 11 della COSTITUZIONE!
Cessare il fuoco in Palestina e in tutte le guerre in atto nel mondo, è oggi un imperativo per il movimento dei lavoratori e delle classi popolari, perché cresce il rischio di un conflitto a livello globale alimentato dai tanti focolai e dalla crescente oppressione e spoliazione di intere popolazioni.
Mentre la maggior parte dei settori dell’economia sono instabili ed i livelli mondiali di povertà sono in forte aumento, la produzione bellica sta crescendo vertiginosamente ed i profitti delle imprese di guerra raggiungono livelli mai visti in precedenza, a cominciare dal gruppo industriale Leonardo SPA con affari in oltre 150 paesi.
La spesa militare, solo in Italia, toccherà quest’anno i 24 miliardi di euro, soldi che verranno detratti dalle spese sociali (sanità, scuola, pensioni, assistenza, sussidi, solo per citarne alcune). E mentre il governo italiano è sempre più impegnato – direttamente o indirettamente – nei vari fronti di guerra (dall’Ucraina alla Palestina, dal Libano al Mar Rosso), i salari sono falcidiati dall’inflazione e dalle bollette, molte fabbriche stanno chiudendo o ricorrono alla cassa integrazione, calano i consumi e cresce la precarietà e la disoccupazione.
Né è possibile tacere dei finanziamenti e delle collaborazioni dirette di fondazioni ed università con la macchina della guerra, nel campo della ricerca di sistemi d’arma sempre più sofisticati e letali. Nella provincia di Trento questo scellerato primato spetta tanto a FBK (Fondazione Bruno Kessler) quanto ad UNITN, che collaborano direttamente con il governo di Israele. Pertanto è doveroso pretendere dal governo provinciale di assumere una posizione chiara e di tagliare ogni forma di finanziamento diretto e/o indiretto a queste due istituzioni.
Va, infatti, ricordato che la Corte Internazionale di Giustizia, con propria ordinanza n. 192 del 26 gennaio 2024, ha assunto misure cautelari nei confronti dello stato israeliano, accusato di violazioni della Convenzione contro il crimine di genocidio. Ne discende che chiunque collabori con il governo di Netanyahu ovvero ne condivida l’operato, come fa il governo Meloni, è COMPLICE del GENOCIDIO in atto nella terra di Palestina.
Ora, più che mai, la solidarietà con il popolo e la resistenza palestinese deve porsi come obiettivo primario il cessate il fuoco immediato, accompagnato dal ritiro dell’esercito israeliano da Gaza e dall’apertura di tutti i corridoi umanitari possibili atti a garantire il massiccio e necessario afflusso di aiuti; la liberazione degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza in cambio della scarcerazione di tutti i prigionieri politici palestinesi; la fine delle incursioni delle forze armate d’Israele in Cisgiordania nonché il blocco ed il graduale ritiro degli insediamenti illegali dei coloni.
CUB e SBM organizzano per il 23 febbraio 2024, in occasione dello sciopero generale di tutti i sindacati di base ed autorganizzati:
- Un PRESIDIO in piazza Dante a Trento dalle ore 9 alle ore 12;
- Un CORTEO per le vie del centro città con concentramento in Piazza Duomo alle ore 18.
È ORA DI DIRE BASTA! FERMARE IL GENOCIDIO IN CORSO A GAZA È UN DOVERE AL PARI DEL BLOCCO DI OGNI GUERRA!