Fermare la violenza fascista di casa pound
A fronte delle continue aggressioni che i fascisti stanno facendo nei confronti dei giovani nella città di Trento è necessario dare il massimo dell’informazione possibile a tutta la cittadinanza.
Questa strategia della tensione sta creando un clima inaccettabile nella nostra città.
Difendere il diritto a girare liberamente per le strade è, non solo, un sacrosanto diritto ma anche un dovere nei confronti delle persone che ci sono care, dei nostri figli e dei nostri anziani.
Questi episodi che si stanno succedendo nelle ultime settimane e che vedono formazioni di fascisti organizzati che vogliono spaccare letteralmente la testa (e lo fanno!) a chi gli pare devono cessare immediatamente. Gli autori delle continue minacce nei confronti degli studenti e gli autori delle aggressioni devono venire perseguiti severamente e devono essere sanzionati tramite foglio di via e non deve essere consentito loro di continuare nelle loro azioni squadriste.
Questi individui che dicono di voler liberare Trento dal degrado sono in realtà proprio ciò che più degradante Trento abbia mai visto.
Va denunciato però che ciò che sta avvenendo oggi era stato ampiamente preannunciato da tutti coloro che si impegnano da mesi nella chiusura del Baluardo-Casapound di via Marighetto.
Oggi la responsabilità, sotto ogni profilo, di ciò che sta avvenendo, è anche delle istituzioni cittadine che consentono a decine di neofascisti armati di mazze, bastoni e tirapugni di scorrazzare per le strade indisturbati.
O le istituzioni sono in grado di riportare la situazione a uno stato pre-apertura del Baluardo oppure devono riconoscere che questo è oggettivamente diventato un centro che sforna delinquenti organizzati e che lo stesso deve essere chiuso e che i suoi frequentatori devono venire indagati e perseguiti.
In allegato si può leggere il volantino steso dai giovani dell’Assemblea Antifasista ai quali il Comitato Antifascista per la chiusura di Casapound deve immediatamente esprimere pubblicamente tutta la sua solidarietà così come va espressa tutta la solidarietà possibile ai giovani vittime delle aggressioni di questi giorni.
L’appello è di fare girare presso tutti i nostri parenti e amici questo volantino e di spiegare cosa sta succedendo in questa città nel silenzio complice delle istituzioni e di tutte quelle organizzazioni e associazioni sempre pronte a impegnarsi nel sociale quando si tratta di ottenere un ritorno d’immagine e di profitto ma altrettanto pronte a mettere la testa sotto la sabbia quando si tratta di denunciare i crimini fascisti e di difendere i giovani dalla strafottenza di queste brigate nere.
Un iscritto allo Slai Cobas del Trentino e aderente al “Comitato Antifascista per la chiusura di Casapound”
Dopo le continue minacce, provocazioni e pestaggi di questi giorni ad opera di gruppi di fascisti armati di mazze, spranghe e tirapugni e visto che l’aria sta diventando sempre più irrespirabile, ritengo necessario ci si adoperi per allargare quanto più possibile il fronte antifascista. Ho partecipato ieri sera ,assieme a qualche compagno, all’assemblea antifascista di sociologia (allego link: http://trentoantifascista.noblogs.org/) . L’incontro, variegato nelle idee e nelle proposte, mi è sembrato molto interessante e sono state messe sul piatto diverse idee di iniziative. Per questo sono contenta di leggere che alcuni del comitato saranno oggi all’incontro di sociologia sui nuovi pestaggi. Io purtroppo non potrò esserci, ma teniamoci informati (se possibile anche attraverso il google gruppi, in quanto chi non è nel giro dei messaggi o in qualche gruppo specifico rischia di restare tagliato fuori). Ciao, Silvia.