Fortglas Trento: No ai licenziamenti
Oggi alle ore 9 circa, davanti allo stabilimento della FORTGLAS Sas di Trento, ditta che produce vetri speciali, abbiamo effettuato un presidio di protesta contro gli annunciati licenziamenti da parte della direzione aziendale lo scorso venerdì.
Lo abbiamo fatto questa mattina, perché in contemporanea si svolgeva l’incontro fra gli amministratori e due sindacati confederali CISL e UIL, proprio sulle procedure del licenziamento collettivo di 36 lavoratori.
Ovviamente ribadiamo la nostra posizione di carattere generale: I LICENZIAMENTI NON SI CONTRATTANO, SI IMPEDISCONO! Ma questa elementare regola è stata cancellata dal vocabolario della triplice confederale. CGIL, CISL, UIL oggi – usando la scusa di voler contenere gli effetti della mobilità – sono diventati semplici “notai” dei licenziamenti decisi dalle imprese e dai padroni.
Così è stato, a nostro avviso, anche il risultato di questa mattina alla FORTGLAS Sas. Ditta in crisi? Noi non siamo molto convinti di questo. Un quotidiano locale, pochi giorni fa, ha dichiarato che esistono varie società interessate ad acquisire l’attività della FORTGLAS medesima. Chi sarebbe quello sciocco che acquisterebbe una ditta “decotta” e “ridotta al fallimento”? Solo questo semplice ragionamento avrebbe dovuto indurre i sindacalisti confederali a rinunciare a qualsiasi trattativa di licenziamento… Invece NO! Loro sono sempre pronti a notificare scelte padronali quali quelle adottate dalla ditta trentina di vetri speciali, senza valutare quali siano le conseguenze. La CGIL non è da meno. Stamattina non c’era, perché ufficialmente non ha iscritti in fabbrica!
Quando abbiamo invitato gli operai a lasciare il lavoro e scioperare contro il loro licenziamento, l’amministratore ha pensato bene di chiamare la polizia. E’ una tipica logica da padroni: non si possono contestare le loro scelte e chi lo fa rappresenta un problema di ordine pubblico!
Forse sono proprio loro a costituire un problema di ordine pubblico: magari non proprio di polizia, ma sicuramente di finanza pubblica o ad essa riconducibile.
Infatti negli anni 2011 e 2012 la FORTGLAS Sas ha usufruito di migliaia di ore di CIGO, la cassa integrazione guadagni ordinaria pagata dall’INPS. La CIGO è un sostegno pubblico che viene erogato a quei lavoratori che sono sospesi per contrazione di lavoro o commesse. Bene! Alla FORTGLAS Sas di Trento, mentre alcuni operai si trovavano collocati in cassa a spese dello stato, altri facevano contemporaneamente centinaia di ore straordinarie. Ora CIGO significa meno lavoro, straordinario più lavoro. Sono due condizioni incompatibili fra di loro. Cosa vuol dire tutto ciò? Una sola cosa: scaricare i costi del personale dipendente sulla collettività!
Peraltro, se si vogliono considerare, i problemi d’ordine pubblico, dovrebbe spiegare la direzione della FORTGLAS Sas gli ultimi gravi incidenti avvenuti in fabbrica in questi ultimi tre anni…
Non finisce qui! Continueremo a lottare contro i licenziamenti, non saremo mai i “notai” che scaricano i costi dei padroni sulla collettività. E perciò continueremo a contestare anche la triplice sindacale.
SINDACATO di BASE MULTICATEGORIALE – TRENTO