Glas Müller fra diritti e repressione
I lavoratori contestano un accordo fantasma e la direzione della Glas Müller di Bolzano risponde con la repressione. La direzione sa che un granello di sabbia può fermare anche un ingranaggio ben oliato e quindi non avvezza al dialogo ed al confronto risponde con un licenziamento e con provvedimenti disciplinari a raffica nel vano tentativo di fermare le giuste richieste dei lavoratori.
Come USB Lavoro Privato dopo che questi lavoratori erano stati abbandonati dalle confederazioni sindacali abbiamo condiviso la lotta di questi lavoratori ed abbiamo chiesto un incontro per avviare un confronto che portasse modifiche sostanziali ad un accordo non condiviso.
Infatti più che un accordo di flessibilità questo è un accordo che ha anticipato il lavoro a chiamata. Infatti il lavoratore solo raramente conosce il suo orario settimanale in quanto l’orario giornaliero è deciso unilateralmente dalla direzione giorno per giorno e quindi il lavoratore si trova ogni giorno un orario diverso che può variare dalle 6 alle 9 ore.
La determinazione di questi lavoratori ha costretto l direzione a convocare tutti i dipendenti per tentare di screditare quella parte di lavoratori che non sono più disposti a lavorare alle condizione imposte da un accordo che, oltre al diritto, cancella anche la loro dignità
Cioè un tentativo mal riuscito di fermare l’effetto “granello di sabbia”.
E per fare questo non esita ad applicare il pugno di ferro contro quei lavoratori che non accettano, passivamente, i suoi diktat o che semplicemente chiedono di rivedere un accordo che costringe il lavoratore ad subordinare la sua vita privata e familiare alle varianze del mercato o meglio alle bizze della titolare della Glas Müller
Anche davanti ad un’intransigenza immotivata e tutta ideologica, come USB lavoro privato e come lavoratori, consapevoli della giustezza delle nostre richieste le portiamo avanti con convinzione e determinazione continuando a chiedere un nuovo accordo sulla flessibilità che riconosca l’impegno dei lavoratori.
A questa semplice richiesta l’azienda ha risposto con lo strumento disciplinare arrivando a licenziare un lavoratore, reo di aver scioperato per i suoi diritti, al solo scopo di di creare paura e divisione fra i lavoratori.
Noi non ci facciamo intimorire e con dignità ed a testa alta andiamo avanti perché i lavoratori hanno diritto di veder riconosciuta, anche dal punto di vista economico, la loro disponibilità e la conseguente rinuncia al tempo libero per far fronte alle “richieste del mercato”.
L’accordo attuale non riconosce questa disponibilità e quindi va cambiato per porre le basi di un accordo di secondo livello che preveda anche l’erogazione di un premio di risultato da valere per tutti i lavoratori
Per la prossima settimana saranno indette delle iniziative di lotta e di pubblica denuncia contro questo comportamento da “PADRONE DELLE FERRIERE” che vuole riportare i diritti del lavoratore agli albori del secolo scorso.
Usb Lavoro Privato – lavoratori Glas Müller
La repressione come strumento di controllo sociale entra in fabbrica.