I diritti dei lavoratori sono universali

La Cgil nazionale respinge un ordine del giorno di solidarietà con i lavoratori in lotta nel polo logistico Ikea di Piacenza. Una lettera aperta dei lavoratori spiega la determinazione in questa vertenza. 
Il direttivo nazionale della Cgil ha bocciato un Ordine del giorno di
 solidarietà ai lavoratori dell’IKEA di Piacenza. La segretaria generale Camusso ha fatto una dichiarazione di voto contrario e il voto ha visto favorevoli solo i sindacalisti della R28 aprile presenti. Questo il testo dell’Odg sull’Ikea di Piacenza respinto:

Il Direttivo nazionale della Cgil esprime la propria solidarietà piena con la straordinaria lotta dei lavoratori migranti delle cooperative di facchinaggio impiegate all’Ikea di Piacenza che lottano contro le inaccettabili condizioni di lavoro loro imposte dai caporali che li organizzano, con la sostanziale connivenza della multinazionale svedese. Decide una immediata campagna di iniziative di sostegno a quella lotta e impegna tutte le strutture a svilupparla in tutto il paese”.
Dieci giorni fa, l’organizzazione di categoria della Cgil – la Filcams – aveva espresso questa posizione:
“Seguiamo con apprensione l’evolversi della vicenda del Magazzino IKEA di Piacenza e riteniamo inaccettabile che l’epilogo di questa dura vertenza sia la perdita di più di 100 posti di lavoro” ad affermarlo è la FILCAMS CGIL, commercio, turismo e servizi. “Tale posizione rischia di acuire lo scontro ed esasperare un clima già di per sè fortemente compromesso. IKEA deve favorire il dialogo e farsi parte attiva nell’individuazione di una soluzione coerente con la propria tradizione negoziale, aldilà che chi protesta, non sia assunto direttamente dalla multinazionale svedese”. La FILCAMS CGIL non nasconde la preoccupazione perchè “operazioni drastiche sulla piattaforma logistica non possono non avere ripercussioni su vendite, servizi alla clientela e occupazione nei negozi, a partire dai reparti logistica degli store”. “Debbono essere attivati pertanto tutti i tavoli di confronto a livello territoriale e nazionale” conclude il sindacato “per evitare fughe in avanti e azioni unilateralmente intraprese che in questa fase potrebbero provocare nuovi conflitti e tensioni sindacali”.

Non una parola contro le cariche della polizia sui picchetti dei lavoratori nè contro la richiesta di licenziamento di sette lavoratori tra i più attivi nella vertenza.

 Qui trovate la lettera dei lavoratori Ikea in lotta per i diritti

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