Il prezzo della crisi: 8 suicidi al mese
Pubblichiamo questo articolo preso in prestito da Controlacrisi.org che riporta dati diversi da quelli che riempiono le prime pagine dalla grande stampa. Purtroppo per i mass media nazionali queste notizie sull’Italia reale disturbano il governo intento a rifilarci l’ennesima bufala sulla fine del tunnel e quindi devono essere ignorati.
La redazione.
“Debiti, fallimenti, licenziamenti, paura per il futuro, rassegnazione hanno già portato al gesto estremo decine e decine di imprenditori e oggi fanno vittime in maniera sempre più evidente anche tra i disoccupati”.
Queste è la dichiarazione di Nicola Ferrigni, direttore di Link Lab. non ci sono dubbi allora, i numeri diffusi dal Centro studi e ricerche socio economiche, mostrano che dal 2012 sino ad oggi suicidi per motivi economici salgono a 165.
Nel primo semestre del 2013 se ne contano invece 76.
Suicidi e crisi: in Italia dunque il 6,3% è per motivi economici.
“Un terzo dei suicidi si è verificato nel mese di aprile con 24 casi e nei mesi successivi – dice Ferrigni – probabilmente a causa dell’ennesima dose di fiducia degli italiani nei confronti del nuovo Governo e delle politiche economiche per il rilancio del Paese, il numero dei suicidi ha conosciuto una diminuzione.
Purtroppo i recenti casi di cronaca e gli ultimi drammatici dati sulla disoccupazione presentano un quadro sconfortante e i suicidi per crisi economica continuano ad essere un fenomeno seriamente preoccupante per il nostro Paese”.
“Nel primo semestre del 2013 – continua Ferrigni – sono cresciuti notevolmente i casi di suicidio tra i disoccupati: si pensi che sono già 29 i suicidi tra i senza lavoro nei primi sei mesi del 2013, contro i 18 registrati nello stesso periodo lo scorso anno e i complessivi 28 casi dell’intero 2012. Si tratta di un quadro preoccupante che rappresenta le drammatiche difficoltà legate alla crisi economica in cui versa il Paese”.
Otto suicidi al mese, questo è il prezzo della crisi
Il numero dei suicidi fra gli imprenditori è il più alto: “34 nei primi sei mesi dell’anno, 83 dall’inizio del 2012 ad oggi i titolari delle aziende che, maggiormente esposti all’andamento negativo del mercato e dell’economia, hanno scelto di rinunciare alla propria vita ritenendo insormontabili le difficoltà e le problematiche legate alla crisi”.
Per quanto riguarda l’età, nel primo semestre un suicida su quattro è fra i 35 e i 44 anni.
Se nel primo semestre del 2012 le vittime di suicidio tra i 35 e i 44 anni erano il 9,4% dei suicidi, in quello concluso la percentuale è salita al 23,7%.
Sono infatti diciotto i casi registrati nel primo semestre del 2013 contro i 6 dei primi sei mesi dello scorso anno.
Aumenta sensibilmente il numero dei suicidi nel Nord-Ovest del Paese: 17 gli episodi contro i 7 del primo semestre del 2012. 17 i casi registrati al Centro, poi il Sud con 12 e le Isole con 9.
Fonte: Controlacrisi.org