ILVA: NO ai ricatti del governo
ILVA: il lodo Calenda non passerà alla storia..
NO AI RICATTI. NOI NON CI STIAMO
L’ormai ex ministro Calenda tenta la carta del ricatto per costringere il sindacato ad accettare l’inaccettabile svendita di Ilva ad arcelormittal. 100.000 euro a testa per duemila esuberi, 5 anni di cassa integrazione, 8500 assunti da Arcelormittal e i restanti esuberi resterebbero in capo a Ilva in amministrazione straordinaria. Se non firmate a giugno finiscono i soldi e lo stabilimento si spegne!
Si presenta cosi al tavolo con un testo definito sostanzialmente conclusivo. Nessuna novità rispetto alla situazione precedente, tranne che invitalia entrerà con una società partecipata per fare un favore al padrone mondiale dell’acciaio assumendo 1500 dei 5300 esuberi dichiarati con il piano industriale. Non c’è quindi nessuna condizione per proseguire la trattativa. Calenda e il governo Gentiloni non hanno alcuna legittimità politica e sociale.
Il lodo Calenda non vedrà mai la luce…
E non passerà mai alla storia. Ora basta!
Ubs Lavoro Privato Nazionale