Inps fra riorganizzazione e diritti
Riorganizzazione, Integrazione, Posizioni Organizzative ….
All’INPS tra poco in nome della circ. 36/ 2014 assisteremo ad una nuova riorganizzazione delle Sedi Provinciali di Trento e Bolzano.
Con questa ennesima circolare si istituisce l’Agenzia Flussi Contributivi che sarà suddivisa in tre Unità Operative: Anagrafica Flussi, Accertamento Gestione del Credito e Verifica amministrativa, sparirà la Linea di Servizio Soggetto Contribuente. Questo nuovo orientamento può essere accolto con un minino di soddisfazione per la logica, quello che sconcerta invece è perché dal 2008 in poi ci si è cimentati in sperimentazioni illogiche, che hanno comportato spostamento di personale con riposizionamento logistico e adeguamento degli uffici, per poi ritornare allo schema dei processi già in vigore dagli anni 2000, più funzionale delle manie di “rinnovamento” dell’Istituto e sicuramente meno costosa.
L’integrazione con l’INPDAP non ha certo portato alla parificazione dei salari, all’interno della stessa area, e nemmeno al riconoscimento delle mansioni superiori per i colleghi delle aree A e B. Le trattative nazionali sui CCNI 2013/2014 si limitano a fotografare le posizioni salariali attuali senza unificare le parti giuridico-economiche, questo forse per non danneggiare ciò che più volte USB ha denunciato, ossia la mancanza di ben 45 milioni di euro per una nuova e reale riorganizzazione salariale. Ma non finisce qui, l’unificazione ha di fatto aumentato le P.O. a 25 unità per Trento e 27 per Bolzano con 3 aree Dirigenziali per sede Provinciale. Se a questa innovazione aggiungiamo la proliferazione delle P.O. nella sede Regionale 12 e 2 aree Dirigenziali abbiamo una tecnostruttura di 72 persone atte alla pianificazione e coordinamento. Se in più aggiungiamo il personale di supporto (non in produzione) circa 50 unità tra Regionale e Provinciali arriviamo ad un totale di 122 unità.
Considerata la presenza complessiva del personale a livello regionale e dividendoli tra Dirigenti, Direttori di Agenzie, Posizioni Organizzative e personale di supporto troviamo che per ogni 3,5 lavoratori, che devono garantire il raggiungimento degli obbiettivi di Sede, vi è un Direttore, una P.O. o un collega di supporto.
Questa organizzazione del lavoro nel privato, tanto cara ai politicanti di turno, sarebbe stata dichiarata fallimentare; troppo onerosa e con scarsi risultati. Non si può occupare al controllo e gestione del lavoro 1 persona ogni 3,5 , dei quali tra l’altro molti in part-time. Non parliamo poi di retribuzioni, perché se dovessimo sommare i salari della “Macchina Organizzativa” con i salari dei peones, gli addetti al lavoro, la realtà sarebbe ancora più stridente, verremmo a scoprire che il costo della Macchina Organizzativa equivale al 55% del costo totale dei lavoratori in produzione.
Se queste sono le 3 E (Efficienza Efficacia ed Economica) della P.A. possiamo capire perché il Paese è allo sbando!
Buon 1° Maggio!
USB P.I. TRENTO