INPS Trentino e il nuovo medioevo
USB vince le elezioni delle RSU e qualcun altro vince nelle assegnazioni delle Posizioni Organizzative.
Nelle sedi INPS del Trentino è crollata ogni speranza di cambiamento, non solo sono aumentate le P.O. ma sono state assegnate a “tavolino”.
Grazie alla lontananza/disinteresse della Direzione Centrale, impegnata più a seguire le scaramucce governative e ad assicura le clientele sindacal/politiche che ad organizzare le proprie sedi di produzione, nelle sedi INPS del Trentino si è riaffermato il “potere assoluto” di una ben nota Organizzazione Sindacale.
La Direzione regionale interpreta e adatta circolari, determinazioni presidenziali sull’Organizzazione della Sedi, a proprio piacimento. Decide chi può avere Posizioni Organizzative senza selezione, con un semplice ricollocamento detto “interpello” e chi deve sfidare la sorte con domande a random e colloqui. Nel ricollocamento di capi e capetti non vi è un riscontro con la realtà in merito alla qualità e tempestività dei servizi erogati ai cittadini e al benessere dei dipendenti, ma pare vi siano altri parametri.
Nelle sedi di produzioni cala il personale e aumenta la mole di lavoro, ma ciò non importa a chi detiene il “Potere Vescovile” e a chi viene pagato per dirigere. Tanto meno importa a nessuno che gli impiegati siano ormai sfiancati da anni di “emergenze” e debbano affrontare nuove competenze, senza alcuna VERA FORMAZIONE. L’ importante è che tutti gli “sponsorizzati” siano stati sistemati, mentre i lavoratori devono piegarsi ai loro voleri eseguano gli ordini dei capi e capetti, e guai a metterli in discussione; per chi volesse trasgredire spunta sempre lo spauracchio del “regolamento di disciplina”.
Non a caso la strana organizzazione dell’INPS mette in capo ai responsabili di P.O. e di Linee di Servizio i procedimenti e i provvedimenti degli atti dell’Istituto. Nulla di questa responsabilità viene riconosciuta ai responsabili maggiormente pagati delle Agenzie Interne ( Anagrafica/Flussi e Prestazioni/ Servizi Individuali) e sembra che siano “esenti” da tale responsabilità pure i Dirigenti, ma si sa i sindacati CISL,CGIL,UIL & C. sanno bene come costruire le carriere e mantenere i privilegi (n.d.r. rileggete gli ultimi comunicati di questi signori contro le modifiche della determinazione n. 55/2017) per cui non bisogna sorprendersi.
Gli stessi sindacati non hanno chiesto neppure di porre a carico dell’Amministrazione il costo di tutte queste indennità, che pagano i lavoratori con il loro salario accessorio, occasione persa nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale, chissà perché ?
Ecco perché l’unico sindacato a difendere seriamente i lavoratori è USB, rimasto solo ed escluso dai tavoli di contrattazione per volere di Amministrazione e sindacati gregari.
UN SINDACATO DI BASE che non può tollerare privilegi per alcuni lavoratori a danno di altri, come non può tollerare che si scarichino sui semplici lavoratori l’incapacità organizzativa di Direttori, Dirigenti, di capi e capetti.
Il clima di minacce di ritorsioni più o meno velate generato da parte di chi da anni ha permesso lo sfacelo delle sedi di produzioni in Trentino, accumulando ritardi nell’erogazione dei servizi e l’esasperazione degli animi tra utenti e dipendenti, non può essere tollerato.
Mentre i lavoratori che affrontano, nel caos organizzativo più assoluto, pubblico e pratiche stanno facendo l’impossibile per garantire i servizi, chi “dirige” l’INPS cerca di scaricare sempre su chi lavora la propria inadeguatezza.
Considerato che molte indennità di capi e capetti equivalgono al premio incentivante dei lavoratori, sempre a rischio, chiediamo POSIZIONI ORGANIZZATIVE PER TUTTI !!!
USB Trentino – RSU USB Inps Trentino
APPELLO AI VERI RIVOLUZIONARI PER LE ELEZIONI DEL 21 OTTOBRE.
Il sottoscritto non parteciperà al vile e inutile rito, sedicente democratico, del voto, che non costa nulla e conta ancora meno.
Per gli ingenui e inconsapevoli, e quelli con un piede dentro il SISTEMA , consiglio di votare per il solo movimento politico oggettivamente rivoluzionario: il M5☆.
I partiti politici da non votare assolutamente sono i riformisti sinistra: PD e LeU/Altra Trento.
Sono i peggiori complici del SISTEMA e i peggiori nemici dei lavoratori proletari.
SAIANI ALDO.
Ne discende che piuttosto che farsi difendere da questi Sindacati Confederali, complici proni e leccaculi dei capitalisti, è meglio nessun sindacato.
Per fortuna ci sono ancora le Organizzazioni Sindacali di Base che fanno onestamente il loro mestiere.
Cosa aspettano i lavoratori proletari a MANDARE AFFANCULO CGIL-CISL e UIL , e a iscriversi a USB?
FRAMMENTI di SOCIOLOGIA.
La dialettica fra Lavoro e Capitale, ai fini della produzione di beni materiali e servizi, è eterna.
Ma l’equilibrio si è spostato eccessivamente a favore del primo, a causa del progresso della tecnologia, che lo favorisce.
L’accumulo di capitale non ha limiti, mentre il lavoro ce li ha di ordine fisiologico.
Si può spostare facilmente e dovunque, mentre le persone molto meno.
Denaro, terra e immobili hanno usura trascurabile; il lavoro, essendo legato alla persona, dipende dalla salute e dalla durata della capacità operativa.
Il lavoro è maggiormente soggetto alla legge della domanda e dell’offerta, e di conseguenza costantemente sotto ricatto del Capitale, che ha tutto l’interesse a mantenere ed incrementare l’esercito di manodopera di riserva, di marxiana memoria.
Ecco spiegato, in parte, il trionfo attuale del Capitalismo e la miseria del mondo del lavoro.
Nonostante questa strapotenza del Capitale, che indurrebbe a identificazione col vincitore e a rassegnazione, io, come pensionato solo casatenente, ed ex-lavoratore del cervello, sto’ ancora e più intensamente dalla parte dei LAVORATORI PROLETARI.
N.B. : per chiarirsi le idee e liberarsi da incrostazioni religiose ed ideologiche, vi suggerisco di leggere e approfondire le opere del grande filosofo attuale Diego FUSARO, e il suo mentore: il divino e insuperabile Karl MARX.
Errata corrige:
…eccessivamente a favore del secondo, …
IL TRAMONTO DELLA DEMORAZIA INCANCRENITA.
Il 21 ottobre porte aperte e gratuite al Ristorante della DEMOCRAZIA rappresentativa.
Si può scegliere fra piu di 20 pietanze, fra cui le migliori sono pasta e riso stracotti.
Per non dover scegliere fra la merda e la diarrea democratiche, quel giorno diserto la mensa coprofila, e vado nei boschi coi miei cani a raccogliere funghi.
FRAMMENTO di PSICO-SOCIOLIGIA.
Nel frammento precedente ho dimenticato la cosa essenziale.
Nel SISTEMA dei Capitalisti funziona perfettamente la competitività.
In quelli dei lavoratori proletari la solidarietà.
Ma il Capitale ha trionfato, oltre che sui corpi e sul portafoglio dei lavoratori, anche sulle loro coscienze, perché i valori del sistema finanziario sono stati interiorizzati dai lavoratori stessi.
E questa e’ una vera tragedia.
Sentito ora a Radio Radicale.
Ultimi sondaggi:
Lega 33 %
Mov5☆ 29 ”
PD 16 ”
Il rottamatore pagliaccio di Firenze sta per raggiungere il suo scopo: rottamare il suo partito, dopo averlo fatto con se stesso.
Mi compiaccio vivamente di questo risultato, non per risentimento personale, ma per una considerazione prettamente politica: da autentico RIVOLUZIONARIO ANTI-SISTEMA i miei nemici mortali sono i riformisti di sinistra.
A 3 GIORNI DALLE ELEZIONI.
Svolazzano per l’aria 710 uccelli paduli, quelli che volano all’altezza dei…
Siate seri e consapevoli.
Serbate memoria storica e giudicate dai fatti della trascorsa legislatura:
sprechi, mangerie, vitalizi, scandali, menzogne su menzogne, e vacue promesse.
Non lasciatevi sedurre dalle belle parole e dai sorrisi falsi come il peccato mortale dei sedicenti democratici.
Che di democratico è loro rimasta solo una cosa:
incassare da parassiti uno stipendio 10 volte quello di un usciere.
Soldi del popolo.
DEMOCRAZIA FORMALE E DEMOCRAZIA SOSTANZIALE.
Domenica , prima di recarvi alle urne, prendete in considerazione questa breve riflessione.
La democrazia formale, cioè politica attraverso il voto, senza la democrazia economica, è la piu’ grande truffa massa in atto dai ricchi per inculare e tenere buoni i poveri.
Andando alle urne, illudendovi di esercitare una liberta’ formale, vi fate complici masochisti della vostra schiavitù economica sostanziale.
COMPLICITÀ.
Non si sottolineera’ mai abbastanza il concetto di COMPLICITÀ nel rapporto dialettico fra una coppia di opposti:
– maschio e femmina,
– individuo e sistema,
– lavoratore e capitalista.
La prevaricazione dell’uno sull’altro risiede solo in minima parte nella forza intrinseca del primo, ma in massima parte nella COMPLICITA’ consapevole o inconscia del secondo.
La forza di inerzia dell’attuale sistema CAPITALISTICO ( avete un termine migliore per definirlo? ) si basa certamente sulla protervia e sentimento di impunità dei magnaschei, ma soprattutto sulla assuefazione masochistica alle bastonate e ai ricatti da parte dei lavoratori, e sulla loro COMPLICITÀ col sistema.
La parola chiave per uscire dal circolo vizioso del lento ma sicuro autoannientamento degli operai è:
“RIBELLATEVI, COSTI QUEL CHE COSTI!”
Il primo atto di ribellione è di rinunciare all’illusorio e inutile rito del voto!