Josefa Idem fra palestre e spergiuri
Il ministro della pari opportunità Josefa Idem trovata in castagna per una palestra ritenuta abusiva dall’accertamento del Comune ha detto che non intende dimettersi e riceve la fiducia da parte del presidente del Consiglio Enrico Letta.
Il ministro della pari opportunità ha voluto così ribadire – con il rifiuto alle dimissione – che anche i ministri donna possono tranquillamente eludere le leggi italiane, comportarsi come i ministri uomini o come il furbetto del quartiere e ribadire che non lascia la sedia del potere.
Come Berlusconi e tanti altri anche Josefa Idem a sua difesa ha tirato in campo il fatto che qualcuno vuole infangare la sua immagine di campionessa pluridecorata e via cianciando che evadere la legge in Italia non è poi cosi grave se a farlo è un politico in carriera, un ministro o qualche parlamentare. Per questi personaggi i reati sono gravi solo se a commetterli sono i normali cittadini.
Non importa se la “palestra che non esiste” di proprietà di Josefa Idem ha degli istruttori, dei soci che pagano un’iscrizione e una quarantina di macchine per il fitness, anche il ministro tedesco alle Pari opportunità si dice vittima di una cattiva gestione da parte dei “suoi tecnici”. Come da prassi anche Josefa Idem il tutto è stato fatto a “sua insaputa”.
Premesso che in un paese normale, il solo fatto della palestra abusiva avrebbe portato alle dimissioni il ministro, a mio modesto avviso quello che appare non solo inaccettabile ma offensivo nei confronti di quanti pagano le tasse è la questione della diversa residenza fra lei e suo marito al fine di eludere le tasse.
Una scappatoia che, anche se potrebbe apparire “lecita” nei fatti nasconde un tentativo di truffa ai danni dello Stato. Quello Stato che lei dovrebbe rappresentare in qualità di ministro.
Infatti la residenza nella “palestra che non dovrebbe esistere” ha il solo scopo di eludere il pagamento dell’IMU che tutti sappiamo essere più alta per le seconde case specialmente se non affittate. Quindi la signora Josefa Idem, come purtroppo fanno molti nuclei familiari, ha dichiarato una cosa non vera in quanto vive tranquillamente nella stessa casa del marito e dei figli.
Purtroppo siamo in Italia dove il sistema politico per rimanere in piedi necessita di violare la Costituzione, le leggi e quando questo non possibile si modificano le norme in corso d’opera come è avvenuto per il falso in bilancio, con la trattativa Stato mafia, con i processi di Berlusconi in un crescendo pericoloso che rischia di cancellare lo stato di diritto previsto dalla carta Costituzionale.
Con la vicenda di Josefa Idem e il suo arrogante rifiuto a dimettersi la politica italiana ha scritto un’altra brutta pagina della vergogna e del disprezzo di quella Costituzione che hanno giurato di applicare e far rispettare.
In questa classe politica ormai, nel disinteresse generale dei media e delle coscienze, prevalgono corruttori e spergiuri.
Ezio Casagranda
DIMISSIONI SUBITO!!!
Non è una questione di quanto a rubato la questione è che lo ha fatto,come tutti gli Italiani che hanno preferito la scappatoia al pagare e basta,i soldi non gli mancavano di certo!!
E poi non è proprio questo che si sta combattendo e cioè che qualcuno possa fare il furbo!?
La Idem ha fatto la “furbetta” e adesso,che l’hanno sgamata,è SACROSANTO che paghi!!!
E’ evidente che non si sta mettendo “per strada” nessuno,ragione in più per dimettersi!!!