La vergogna dei vitalizi continua
Evitiamo che la «casta» aggiri la legge
Non accettiamo di essere presi per i fondelli con la farsa dei diritti acquisiti da parte degli ex consiglieri che hanno arrecato un danno alla collettività con la legge del 2012.
Mercoledì 11 marzo, presso il tribunale di Trento, si svolge la prima udienza del processo civile a PORTE CHIUSE per il giudizio sul ricorso degli ex consiglieri regionali (circa 70) contro il taglio (pur minimo) delle anticipazioni dei vitalizi previsto dalla nuova legge regionale n°4/2014, appellandosi alla inviolabilità dei diritti acquisiti.
Di diritti acquisiti parlatene con gli oltre 20.000 disoccupati trentini, con gli esodati, con quei lavoratori che si sono visti portare l’età pensionabile a 67 anni, cancellare l’articolo 18, a quelli a cui è stato ridotto il salario, ai troppi precari sottopagati, con i senzatetto, e con quanti vedono aumentare i costi dei servizi sociali, gli affitti e ogni giorno devono fare i salti mortali per far quadrare il bilancio. Per questo vogliamo ricordare che in questi anni la CASTA SI È «MANGIATA» 50 MILIONI FRA LIQUIDAZIONI D’ORO, VITALIZI E ALTRE PREBENDE IMMERITATE.
Noi l’11 marzo siamo con un presidio in largo Pigarelli (difronte al tribunale) a Trento per denunciare la vergogna, l’arroganza e la protervia di quanti non accettano di restituire le briciole di quello che noi riteniamo un “furto” alla collettività.
Ci appelliamo ai lavoratori, agli studenti, ai precari ad essere partecipi in prima persona ed ad essere presenti al presidio dalle 9 alle 12 in largo Pigarelli a Trento.
Basta con il mugugno, lasciamo le tastiere per scendere in piazza!
USB, SBM, AIUTIAMOLI A CAMBIARE
Trento, 10 marzo 2015
Come cittadini, come madri dei figli a cui questa casta sta rubando il futuro, per poter vivere da nababbi con i soldi con i soldi “rubati” alla collettività,partecipiamo al presidio l’11 marzo di fronte al tribunale, e testimoniamo con la nostra presenza la nostra rabbia !!!
Io ci sarò!