Le lotte dei lavoratori francesi sono le nostre lotte

Con un atto di forza il presidente Emmanuel Macron ha sottratto dal dibattito parlamentare il progetto di legge di innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni che ora è legge dello stato.

Una forzatura violentissima che va oltre il merito stesso del pur fondamentale intervento sulle pensioni. Si tratta di un atto tirannico inscritto nelle caratteristiche della cosiddetta democrazia francese per piegare all’obbedienza il popolo.

Dopo anni di forte mobilitazione delle forze sociali organizzate in Francia, a partire dal novembre del 2018 con i Gilet Jaunes, il movimento contro la riforma della pensione (retraite) sta resistendo contro una forma violentissima di dittatura che ricorre alla violenza poliziesca e al carcere.

La volontà del presidente Macron e del suo governo è quella di portare avanti l’agenda del “capitalismo imperiale”, compresa la scellerata avventura bellica contro la Federazione Russia, ma si scontra con l’interesse dei lavoratori che si oppongono con una resistenza eroica !

In Italia, oltre ad un crollo del valore delle pensioni che arriva a parificarle agli Assegni Sociali/Reddito di Cittadinanza, l’età pensionabile è stata fissata per ora a 67 anni con la “speranza di vita” che continua ad aumentare andando oltre i 71 anni, a dispetto delle statistiche ISTAT, con il sostanziale consenso di CGIL CISL UIL che hanno portato alla passività i lavoratori, disorientati e ancora in difficoltà a riprendere in mano il proprio destino.

La vera solidarietà al popolo francese in lotta comporta l’apertura della partita sulle pensioni anche in Italia. La riduzione dell’età pensionabile è possibile!

• TOGLIAMO RISORSE ALLE GUERRE E AVREMO I SOLDI PER LE NOSTRE PENSIONI E QUELLE DEI NOSTRI FIGLI !
• AI GIOVANI PREPARIAMO UN FUTURO DI LAVORO E DI PACE !
• DICIAMO BASTA A SACRIFICI PER ALIMENTARE GLI INTERESSI DI LOBBY GUERRAFONDAIE ANGLO/AMERICANE !

CUB – Confederazione Unitaria di Base