Lettera a Renzi….
Riceviamo e pubblichiamo queste riflessione di Giovanna.
La redazione
Caro Presidente Renzi,
chissà se avrà mai modo di leggere queste parole.Una rapida visita istituzionale al Festival dell’Economia le mostrerà una città infiocchettata, un PD di governo cittadino e provinciale, sorrisi e servizi all’avanguardia.
Ma, caro Presidente, non è proprio così. A cominciare dalla scuola a cui lei sembra essere molto attento, ciò che le viene mostrato è davvero più fumo che arrosto.
I cittadini che l’accolgono hanno dovuto assistere all’auto-assegnazione semiclandestina, da parte dei consiglieri regionali/provinciali, di indennità pari a più di 90 milioni di euro.
Come altrove, o forse di più, il Trentino pullula di aziende, società ed enti di ricerca pubblici che lavorano col denaro di tutti , ma con regole private: assumono in modo discrezionale e non hanno i blocchi contrattuali del pubblico impiego.
Le esternalizzazioni dei servizi sono sempre più numerose, con un progressivo impoverimento degli addetti, costretti a lavorare, come altrove, per compensi di 600 euro mensili.
La città che la ospita, caro Presidente, ha circa 116000 abitanti, ma a dispetto delle normative nazionali, è suddivisa in 12 circoscrizioni, che hanno propri consigli e presidenti, i quali percepiscono gettoni ed indennità. E il resto del territorio non è da meno, suddiviso com’è in Comunità di Valle ( da più parti tacciate di incostituzionalità) che distribuiscono gettoni, indennità, contributi,incarichi e consulenze.
L’intero Trentino conta circa una volta e mezza gli abitanti della sua Firenze, ma ha cinque livelli di governo, centinaia di consiglieri( regionali,provinciali, comunali, di comunità di valle e circoscrizionali). Tutti retribuiti.
Se l’autonomia che si vuole difendere è questa, caro Presidente, modifichi presto, la prego, il Titolo V della Costituzione, rivedendo le competenze assegnateci in tutta fretta da patti di stampo democristian/berlusconiano, avocando allo Stato – o ancor meglio adoperandosi per portare in Europa – settori strategici per il futuro del Paese quali la scuola, la tutela dei parchi, la sobrietà della spesa.
Il suo PD che ha stravinto le ultime elezioni ha promesso un cambiamento di rotta epocale, quello che qui non riusciamo a vedere nemmeno in lontananza, ingessati da un’ autonomia trasformata in autarchia soffocante.
Vada oltre, caro Presidente, i sorrisi, i fiori, le blandizie e la facciata. Scoprirà una popolazione generosa e tenace, figlia di un’ altra autonomia, quella nobile dei padri fondatori. Ma nel contempo troverà ( firmati anche dal PD) progetti grandiosi e costosi, mai decollati, impoverimento diffuso, consenso coltivato e un disagio giovanile in linea con quello presente sul resto del territorio nazionale.
Chi le scrive ha provato a cambiare ed ancora ci prova, costretta ad una politica solitaria perchè non allineata. Convinta che anche in Trentino la rottamazione debba incominciare.
Buon lavoro
Giovanna Giugni- consigliere comunale a Trento-
Cari lettori,questa lettera di G.Giugni merita veramente un commento,che non può che essere di gratitudine,per la chiarezza e il “patos” democratico che “scorre” nelle sue parole.Una lettera ,questa,che molti trentini e trentine avrebbero TANTO voluto scrivere al suo posto!Una sola riga,una sola parola, non è fuori posto e meglio non poteva essere espresso quel concetto di assoluta “impotenza” ma non di ARRENDEVOLEZZA perchè lei come tanti di noi,come è nel nostro DNA non si ARRENDE e tutti i giorni prova a cambiarlo,questo “mondo di apparenze”per un mondo di CONCRETEZZA e UGUAGLIANZA!!!