Non ci arrendiamo
Oggi siamo stati ricevuti dalla seconda Commissione legislativa del Consiglio Provinciale dove in due momenti diversi Usb e Coordinamento hanno illustrato – nei 10 minuti concessi – i motivi della contrarietà all’accordo del 18 maggio scorso.
Alla Commissione abbiamo consegnato un documento (leggi qui) – accompagnato dal volantino distribuito al presidio del 13 luglio scorso (leggi qui) – che riassume le nostre posizioni ma contiene anche precise proposte per reperire risorse al fine di poter riaprire la trattativa sul contratto.
Conti alla mano il coordinamento ha esposto i danni economici e normativi che questo nuovo contratto arreca ai lavoratori. Riduzione del salario, del TFR e dell’imponibile contributivo che avrà effetti negativi sulla pensione. Un contratto che cancella (sospende sic!!) lo scatto di anzianità, sostituisce salario certo come la 14.ma con salario incerto; Quote salariali come premio presenza e prima fascia chilometrica con buoni pasto che non fanno cumulo per la pensione e per il TFR, cancella i minuti di recupero per del sabato e della domenica e riduce il rimborso per il trasporto.
Documenti alla mano come Usb abbiamo denunciato che quello del maggio scorso non è un contratto di solidarietà ma una decurtazione salariale e pensionistica a parità di ore lavorate. Cioè il contrario del contratto di solidarietà.
Abbiamo indicato che, per dare lavoro ai lavoratori licenziati dalle imprese private che hanno i requisiti per entrare nel progettone, vanno usate le le risorse provenienti dalla tassa di soggiorno, dai vitalizi, dalla valorizzazione dei lavori del progettone, ecc. anziché imporre nuovi sacrifici e ulteriori salassi alle spalle dei più deboli.
Questa provincia mentre taglia 2 milioni di euro a 1700 lavoratori del progettone eroga 4,5 milioni di euro ai dirigenti provinciali, non si vergogna di spendere 2000 euro per una cena o qualche milione in consulenze spesso inutili e sperpera “.. secondo i calcoli della Corte dei Conti ” 15 milioni di euro con operazioni di finanza allegra sui derivati
Abbiamo ribadito la nostra contrarietà ad una scelta che fanno dei lavoratori del progettone gli agnelli sacrificali di questa politica pasticciona e consociativa.
Abbiamo ribadito che questo accordo che ogni giorno appare più iniquo e penalizzante per l’intero progettone, sia cambiato radicalmente e per questo stiamo raccogliendo le firme per un referendum con voto certificato.
USB Trentino
Ezio Casagranda