Olivi: adesso aspettiamo i fatti.
“Non faremo passi indietro” tuona Olivi in visita ai lavoratori del progettone a Vigo Rendena, e non perde l’occasione per elogiare i lavoratori e le lavoratrici affermando che “La Provincia continuerà ad investire in questo settore, che non rappresenta uno strumento di assistenzialismo ma di politica del lavoro”.
Belle parole ma poca coerenza.
Peccato che alle dichiarazioni di Olivi non seguano i fatti, anzi quanto avvenuto nel corso dell’ultimo anno smentisce platealmente le sue odierne affermazioni.
Tanto per ricordare: “Con il progettone 2.0 : con questo accordo l provincia ha risparmiato 2 milioni di euro…” (Olivi conferenza stampa 18/5/2016) Due milioni di euro prelevati dalla tasche dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno stipendi al limite della sopravvivenza. Il tutto per non aumentare la “spesa” a carico della PAT.
Olivi poi parla di investimenti per ampliare la platea dei beneficiari, con particolare attenzione all’equità sociale. Belle parole. Peccato che poi si faccia il contrario, cioè si continua a chiedere sacrifici a chi ha un misero salario e si aumentano a dismisura le retribuzioni dei dirigenti, dei consiglieri provinciali e di tutti quelli che bene o male sono legati alla politica.
Conti alla mano i danni economici e normativi che questo nuovo contratto arreca ai lavoratori sono molteplici: Riduzione del salario, del TFR e dell’imponibile contributivo che avrà effetti negativi sulla pensione. Un contratto che cancella (sospende sic!!) lo scatto di anzianità, sostituisce salario certo come la 14.ma con salario incerto; Quote salariali come premio presenza e prima fascia chilometrica con buoni pasto che non fanno cumulo per la pensione e per il TFR, cancella i minuti di recupero del sabato e della domenica e riduce il rimborso per il trasporto.
Se questa è l’equità di cui fa riferimento l’assessore Olivi rispondiamo: NO GRAZIE !
Per noi solidarietà ed equità significa che al problema sociale dei licenziamenti (vedei Marangoni, Adler , ecc) e della disoccupazione, la risposta debba essere dell’intera collettività utilizzando, come da tempo andiamo sostenendo, parte delle risorse provenienti dalla nuova tassa di soggiorno, dai vitalizi, dalla valorizzazione dei lavori del progettone (visto il notevole di enti pubblici, case di riposo, musei e biblioteche, ec) anziché imporre nuovi sacrifici e ulteriori salassi alle spalle dei più deboli.
Ecco, su questo vorremmo confrontarci con l’assessore Olivi se si degna di darci l’incontro richiesto da oltre 85 lavoratori del progettone o all’interno del prossimo incontro con la seconda commissione legislativa.
Come USB ci aspettiamo che i buoni propositi di Olvi espressi in quel di Vigo Rendena si traducano in fatti concreti a partire dalla riapertura del confronto con tutti i soggetti rappresentativi (Usb, Sbm, Coordinamento Lavoratori Progettone ed i tre Confederali) per una revisione del contratto siglato il 18 maggio scorso.
p. USB Lavoro Privato.
Ezio Casagranda