Bologna e Torino, modelli per le privatizzazioni ?

Il Consiglio Comunale di Torino dopo aver approvato la privatizzazione degli asili, ieri ha approvato la privatizzazione dell’Amiat e della società che gestisce l’inceneritore. C’è poco da commentare, c’è solo da prendere atto che non c’è solo il pd a tradire il popolo dei beni comuni, ma anche altri partiti che su questo terreno hanno investito nella propria immagine nazionale. […]

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Furto d’informazione – Appello

La politica è scontro d’interessi, e la gestione di questa crisi economica e sociale non fa eccezione. Ma una particolarità c’è, e configura, a nostro avviso, una grave lesione della democrazia. Il modo in cui si parla della crisi costituisce una sistematica deformazione della realtà e una intollerabile sottrazione di informazioni a danno dell’opinione pubblica. Le scelte delle autorità comunitarie […]

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Ripensiamo l’autonomia, per difenderla

La crisi è tutt’altro che superata anzi i prossimi saranno mesi difficili, per ora siamo ancora dentro al labirinto poiché in troppi hanno la presunzione di volerne uscire attraverso gli stessi strumenti, che ci hanno fatto perdere la strada maestra. Così in quella che con il solito inglesismo eufemistico è stata definita come “spending review”, ma che è in realtà […]

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Un colpo al liberismo

La Suprema Corte ha giudicato incostituzionale l’articolo 4 della legge 138/11 varata da Berlusconi, ricopiando interi passaggi della legge abrogata grazie al referendum sull’acqua. Una truffa. Rivisitata da Monti che alla parola “privatizzazione” aveva sostituito “liberalizzazione”. Purtroppo in una aberrante logica bipartisan Alemanno (sindaco di Roma) e Fassino (sindacaco di Torino) si apprestano a privatizzare l’acqua in barba alla sentenza […]

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La trasparenza del potere prima della sua tutela

Se nella prima metà del secolo scorso un pubblico ministero avesse casualmente intercettato una comunicazione telefonica di Vittorio Emanuele III, indubbiamente ne sarebbe nato uno scandalo ed il Pubblico Ministero che all’epoca si chiamava Procuratore del Re, sarebbe stato destituito su due piedi. Nello Statuto albertino, infatti, non esisteva il concetto di indipendenza della magistratura e la giustizia era amministrata […]

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