Presidio USB all’INPS e al Festival dell’economia
Oggi USB ed i lavoratori dell’Inps di Trento hanno effettuato un presidio informativo e di protesta sotto la sede dell’Inps Regionale per informare la cittadinanza sui motivi del mal funzionamento dell’Istituto che da oltre un anno abbiamo denunciato ai massimo dirigenti dell’Istituto i quali hanno sempre fatto orecchie da mercante.
Malfunzionamento che si traduce in code anche di 200 persone al giorno agli sportelli, a causa della mancata sostituzione dei lavoratori pensionati e/o dimessi, la riduzione dei lavoratori addetti alla produzione ed un aumento esponenziale di capi, capetti e di troppi direttori incompetenti ed inconcludenti che servono solo ad aumentare le forme di controllo e di pressione sui lavoratori, ispettori bloccati da progetti governativi, che di fatto, favoriscono lavoro nero o sottopagato (oltre ad incidenti mortali quotidiani sui luoghi di lavoro) al quale si aggiunge un sistema informatico che si inceppa un giorno sì, e l’altro pure.
Abbiamo voluto informare i cittadini (con un volantinaggio) che i dipendenti stanno dando il possibile per garantire l’erogazione di pensioni, disoccupazioni, invalidità, reversibilità, ai contitolari, maternità ed altre centinaia di prestazioni in tempi rapidi, ma il tutto è rallentato volutamente dal gruppo dirigente – a partire da quello nazionale a quello locale – che a tutti i costi vogliono far decollare la privatizzazione dei servizi, dalle pensioni alla sanità.
Una posizione quella della dirigenza Inps che si sposa bene con il tema del festival ( sarà casuale ??) e quindi nel pomeriggio abbiamo spostato la protesta al momento di di inaugurazione del festival dove Boeri ne è il direttore.
Un “festival dell’ipocrisia” lo abbiamo definito in quanto come quelli precedenti non affronta il problema di individuare soluzioni innovative ma si limita alla narrazione del pensiero dominante. Infatti si parla di situazione di ansia, di aumento dei consumi di farmaci ma di riduzione di orario di lavoro e di riduzione dell’intensità della prestazione lavorativa.
Questo festival non affronta il tema di spostare risorse dagli armamenti per finanziare sanità, scuola, formazione, trasporti e servizi sociali. Non si propone di trasferire le risorse destinate alle opere inutili e dannose come il TAV/TAC alla costruzione di case popolari, alla coibentazione del costruito, alla solarizzazione delle case che significa risparmio energetico oltre che creare vera occupazione sul territorio. (leggi volantino)
Boeri più che citare Marx farebbe bene a leggerlo attentamente ed approfonditamente in quanto già 200 anni fa ha individuato che l’introduzione della tecnologia (Marx lo chiama macchinismo) sarebbe servita unicamente ad aumentare il plusvalore del capitale (e non tanto come voleva l’economia politica borghese ad alleviare le fatiche degli operai).
Infatti, oggi la tecnologia è usata solo per risparmiare sul lavoro ed aumentare i profuitti e tanto per citare un esempio quotidiano Repubblica è comparso il seguente titolo:
“Milano, dopo 30 anni in fabbrica operaio licenziato da una macchina. La lettera dell’azienda:” Sa fare il tuo lavoro”
Forse questo è un forte segnale dell’utilizzo sfrenato e distorto delle tecnologie di produzione.
Come USB possiamo solo che rispondere ai burocrati, ai finanzieri, agli economisti e ai padroni con la lotta di tutti i lavoratori rivendicando il diritto di riappropriarsi di prodotto e tecnologia.
E’ vero, la tecnologia può essere il nostro futuro, solo però se ci appartiene serva per ridurre l’orario di lavoro, ridurre i lavori faticosi e malpagati e quindi liberare tempo e risorse per una qualità della vita migliore e per una società più giusta ed equilibrata nella distribuzione della ricchezza prodotta.
USB Trentino