Presidio USB: No alla privatizzazione di AMR

Sabato pomeriggio i lavoratori di AMR di Rovereto hanno effettuato un presidio informativo presso il palazzetto dello Sport di Rovereto in occasione della manifestazione sportiva.

Le ragioni della protesta è spiegata nel comunicato allegato approvato all’unanimità dai dipendenti, che attacca la direzione della municipalizzata che «predica bene e razzola male».

È del 5 febbraio 2018 la circolare dove si comunica la creazione di un nuovo Organismo di Vigilanza (composto da tre soggetti nominati e pagati) che dovrebbe appunto vigilare sull’applicazione del Codice etico in azienda. Ovvero su “i principi etici – quali correttezza, lealtà, integrità e trasparenza”.

Peccato che nella pratica, in tutti i settori ma particolarmente in quello degli impianti sportivi culturali, i lavoratori denuncino da parte del coordinatore un costante abuso del proprio potere, con pressioni indebite nei confronti dei dipendenti cercando di mettere zizzania e divisioni fra lavoratori.

Una situazione denunciata da tempo ed a nulla sono valsi 4 incontri su questo tema senza sortire alcun risultato mentre il clima lavorativo è fortemente peggiorato, portando finanche a problemi di stress e di salute ad alcuni lavoratori, nonché all’inevitabile peggioramento del servizio.

La macchina del fango che il coordinatore (sia verso i colleghi, che verso Usb) continua a macinare nello svolgimento delle sue funzioni ha raggiunto proporzioni insostenibili.

Alimenta un clima di tensione e di disagio, che molti di noi fanno ormai fatica a tollerare e che ci impedisce di svolgere il lavoro in un clima tranquillo e sereno.

Come USB si denuncia la strumentali del comportamento della Direzione aziendale che sembra essere artefice, più o meno consapevole, di un progetto che mira alla privatizzazione del servizio, a partire dal settore palestre, per darle in gestione al miglior offerente privato o a qualche gruppo sportivo interessato.

Una operazione che stiamo contrastando da tempo in quanto la privatizzazione del servizio significa licenziamento per i lavoratori coinvolti e un peggioramento del servizio.

USB del Trentino

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