Progettone: dopo il danno le beffe…
Il nuovo contratto provinciale denominato “Progettone 2.0” prevede una riduzione del salario e diminuendo l’imponibile contributivo anche la loro pensione ed il TFR.
Un contratto che sostituisce salario certo come la 14.ma con salario incerto; Quote salariali come premio presenza e indennità chilometrica con buoni pasto che non fanno cumulo per la pensione e per il TFR.
Ora si scopre che i buoni pasto è quasi impossibile usarli (motivi tecnici dicono le cooperative) ma dove vengono accettatati il costo del pasto è stato aumentato per far fronte alle commissioni della card. (6%) .
Dopo il danno la beffa.
Il dato certo e che la stragrande maggioranza dei lavoratori del progettone dal 1 luglio non possono fruire del buono pasto e quindi le cooperative stanno già violando una norma di un contratto appena entrato in vigore. Senza contare che per molti che hanno turni disagiati o lavorano lontano dai centri abitati sarà difficile, se non impossibile, la fruizione del buono pasto.
Per questo rivendichiamo che il buono pasto sia reinserito in busta paga con il suo valore precedente di euro 7,28 senza per questo escludere il ricorso alla magistratura.
Oggi, Provincia, CLA e sindacati parlano di un contratto “di solidarietà espansiva” dove al lavoratore a parità di ore lavorate si decurta la base imponibile previdenziale costringendo i lavoratori a sobbarcarsi gli effetti negativi che questi tagli avranno sulle loro pensioni future.
Siamo alla presa in giro dei lavoratori dove Provincia e sindacati stanno speculando pesantemente sulla necessità e sulla dignità dei lavoratori. Infatti, anziché utilizzare risorse provenienti dalla tassa di soggiorno, dai vitalizi, ecc. impongono nuovi sacrifici e ulteriori salassi alle spalle dei più deboli.
Questa provincia che mentre taglia 2 milioni di euro a 1700 lavoratori eroga 4,5 milioni di euro ai dirigenti provinciali e non si vergogna di spendere 2000 euro per una cena o qualche milione in consulenze spesso inutili.
Questa giunta che mentre impone sacrifici ai lavoratori del progettone sperpera 15 milioni in operazioni (derivati) di finanza allegra. “.. secondo i calcoli della Corte dei Conti finora la perdita di questi strumenti finanziari è stata di 15 milioni di euro. Secondo la Sezione Controllo, andando avanti di questo passo, alla scadenza nel 2029 i quattro derivati costeranno più di 30 milioni di euro alla Provincia.” riportava il giornale Trentino il 28 giugno scorso.
Mercoledì 13 luglio 2016 dalle ore 14,00 ci sarà un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici del progettone che non accettano di essere gli agnelli sacrificali di questa politica pasticciona e consociativa e per rivendicare che, un accordo che ogni giorno appare più iniquo e penalizzante per l’intero settore del progettone, sia cancellato.
Usb Lavoro Privato