Progettone: la lotta non si ferma, anzi festeggia
Lunedì 3 ottobre oltre 50 lavoratori hanno presidiato pacificamente la Federazione delle Cooperative in via Segantini a Trento.
Le ragioni della protesta sono note e riguardano i contenuti dell’accordo provinciale firmato nel maggio corso da Cgil Cisl e Uil e dal CLA e Consolida che riguarda il trattamento economico e normativa degli oltre 1600 lavoratori e lavoratrici del progettone.
Coordinamento Lavoratori Progettone, USB Lavoro Privato, SBM e Confederazione Cobas hanno illustrato alla stampa le ragioni per cui rivendicano l’apertura del tavolo contrattuale finalizzato alla revisione dell’accordo di maggio.
Un accordo che – anche stando ai dati (discutibili) forniti dalla triade – non ha il consenso della maggioranza dei lavoratori e delle lavoratrici e che oltre 300 dipendenti (inascoltati) hanno chiesto di effettuare un REGOLARE REFERENDUM.
Una parola che fa venire l’orticaria a molti sindacalisti firmatari di quell’accordo che si sentono depositari della verità e quindi aborriscono alla parola referendum in quanto intendono la democrazia assembleare come strumento per escludere chi la pensa diversamente o osa criticare il loro operare.
Nel merito abbiamo denunciato la perdita economica, la farsa dei buoni mensa (misery card), la riduzione delle coperture previdenziali con le conseguenti ricadute negative sull’importo della pensione, la cancellazione dello scatto di anzianità, la penalizzazione di chi si ammala o va in ferie, ecc.
La protesta dei lavoratori e delle lavoratici ha costretto a modificare alcune parti dell’accordo ma questo non è sufficiente per cambiare il giudizio complessivo su questo accordo.
Per questo abbiamo chiesto di parlare con il presidente della Federazione per spiegare le nostre ragioni e per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto fra tutti i soggetti che hanno rappresentanza fra i lavoratori e lavoratrici del progettone.
Ci ha ricevuti il direttore dott. Carlo Della Sega al quale abbiamo espresso i motivi della nostra contrarietà all’accordo e la richiesta di riaprire le trattative.
Abbiamo ricevuto assicurazioni che lui stesso si farà interprete della nostra richiesta di incontro verso la presidenza della Federazione.
Dopo il presidio abbiamo fatto visita al tecnico della contrattualistica dott. F.Bastiani il quale non perde occasione per fare i giochetti delle “tre carte” o per insultare i lavoratori ed in particolare la compagna Daniela del coordinamento.
Una visita di “cortesia” per informarlo che noi non cadiamo nelle sue provocazioni da personaggio poco incline al confronto e molto portato all’insulto. Purtroppo non era in sede e quindi dopo la distribuzione di alcuni volantini visto che in sede non era presente nemmeno il segretario Pomini abbiamo chiuso la manifestazione.
La lotta non si ferma e continuerà nei prossimi mesi. Questo è stato l’impegno che tutti i presenti al presidio e quindi la nostra battaglia proseguirà con più determinazione di prima.
Infine abbiamo voluto inserire nelle nostra iniziative anche un momento di incontro, di confronto, di festa e di conoscenza organizzando una giornata insieme con relativa “sgnocolada” per domenica 16 ottobre a Calliano.
Usb Lavoro Privato
Ezio Casagranda