Quorum Zero in Comune a Trento
Oggi si è tenuto l’incontro tra il comitato di Quorum Zero e la Commissione Statuto del Comune di Trento dove è stata illustrata la proposta di delibera consigliare riguardante la eliminazione del quorum nei referendum comunali.
Nei mesi scorsi nei banchetti raccolta firme per la proposta di legge Quorum Zero Nazionale e Provinciale sono state raccolte 1900 firme anche per togliere il quorum dai quesiti referendari promossi a livello comunale.
Nell’ illustrazione della nostra proposta alla Commissiona Statuto del Comune abbiamo sottolineato come l’introduzione di strumenti di democrazia diretta nel nostro ordinamento comunale (ma la stessa cosa vale anche per la PAT e a livello nazionale) rappresenta un importante passo avanti verso il coinvolgimento dei cittadini nella decisioni e nella gestione della cosa pubblica.
Infatti la cancellazione del quorum rende democratico e trasparente uno strumento, come quello del referendum, che oggi viene vanificato col mancato raggiungimento del quorum.
Democrazia significa prima di tutto partecipazione attiva ed informata. L’assenza del quorum obbliga tutte le parti in campo ad attivarsi per informare i cittadini della bontà in gioco e quindi permette un voto libero, condiviso ed informato.
Il contrario di quello che oggi succede in presenza del quorum dove quanti sono favorevoli al fallimento del referendum puntando sul silenzio, sulla disinformazione o sulla ritrosia al voto di molti cittadini per mantenere in essere una norma che la maggioranza dei votanti ritiene sbagliata.
Inoltre il fatto che le decisioni e le leggi possano essere abrogate o proposte fungerà da stimolo per tutti i politici ad operare al meglio nell’interesse dei cittadini anziché delle varie lobbies che operano dentro il nostro sistema politico.
La discussione con i componenti la Commissione Statuto è stata interessante e per certi versi ha fatto capire che dentro il consiglio esiste una consistente diffidenza verso queste forme di democrazia diretta dei cittadini.
Le argomentazioni messe sul tavolo da parte dei consiglieri spaziavano fra le dichiarazioni di principio del sistema della rappresentanza a quello della necessità di bilanciare la cancellazione del quorum con l’aumento delle firme necessarie per indire una consultazione referendaria.
Abbiamo detto chiaramente di ritenere strumentale la proposta di contrapporre quorum e aumento del numero delle firme emersa nella discussione in Commissione. Infatti il regolamento già prevede un numero di firme pari al 2,3% degli aventi diritto al voto rispetto allì1% previsto a livello nazionale e quindi aumentare ulteriormente il numero delle firme nei fatti fa rientrare dalla finestra quello che esce dalla porta.
Inoltre aumentare il numero delle firme renderebbe lo strumento del referendum difficilmente praticabile da parte dei semplici cittadini (basti pensare alla difficoltà logistiche) non organizzati in grandi associazioni o nelle varie lobbie di potere.
Questa proposta ridarebbe in mano ai poteri forti, ben organizzati, la possibilità di attivare lo strumento del referendum e quindi ancora una volta si rischia di scambiare i fattori ma non il risultato, mantiene i cittadini lontani dai centri e dagli strumenti decisionali lasciando così inalterato il potere dei vari gruppi di pressione locali e nazionali.
Noi, assieme ai 1900 cittadini di Trento che hanno sottoscritto la proposta di delibera restiamo convinti che maggiori sono gli strumenti di intervento dei cittadini migliori saranno le decisioni assunte dalle amministrazioni e dalla politica in generale.
Potere e sovranità ai cittadini, come recita l’articolo 1 della Costituzione Italiana, per moralizzare la politica non può rimanere uno slogan ma deve diventare prassi di governo della cosa pubblica.
Dal Consiglio Comunale ci aspettiamo quindi una scelta coraggiosa, democratica e in accordo con i tempi odierni, che offrono anche nuovi strumenti di informazione e partecipazione collettiva (vedi internet); scelta quindi di rispetto della volontà di partecipazione che proviene dalla cittadinanza.
Comitato Quorum Zero Trentino