Referendum: se Marchionne vota si’….
Marchionne dichiara di votare di SI’ e si schiera con Renzi a sostegno della schiforma Boschi/Verdini.
Basterebbe solo questo per convincere chi ancora pensa di votare Sì al referendum a votare NO. Marchionne conferma che la riforma costituzionale non è una questione avulsa dalla situazione sociale e non riguarda la semplificazione della politica ma una modifica radicale in senso autoritario del sistema politico italiano. .
La riforma costituzionale è voluta non solo dalla nota banca americana Jp Morgan ma anche dalla troika europea e dalle multinazionali che vorrebbero un sistema politico capace di mettere i profitti al riparo dalle possibili contestazioni sociali o da referendum come quello greco e quello britannico.
La presa di posizione di Machionne in occasione della lectio tenuta agli studenti della Luiss su etica e morale del capitalismo, Lui che nel solo 2014 ha incassato fra retribuzione, premi e stock option, oltre 60 milioni di euro oggi si erige a paladino della morale senza che nessuno dei mass media sollevasse questa palese e stridente contraddizione.
Marchionne si erge a maestro di etica e di morale del capitalismo, lui che ha ridotto i pochi lavoratori Fiati rimasti al lavoro a situazioni di schiavitù che ha relegato i delegati ribelli ai reparti confino, ha licenziato lavoratori che hanno osato contestarne le scelte. Lui che dopo aver incassato incentivi miliardari ha portato la sede legale in Olanda e la sede fiscale a Londra per pagare meno tasse ed avere meno vincoli sociali, mentre lui è diventato cittadino svizzero per pagare meno tasse.
Fa riflettere che alla lezione presso la Luiss nessun studente abbia avuto il coraggio di far presente a Marchionne le sue contraddizioni ed il fatto che il suo ruolo in Italia è stato quello del vampiro che ha succhiato risorse pubbliche, diritti e dignità ai lavoratori.
Anche questo fatto ci dice come oggi il ricatto sia talmente e pesante tanto da costringere molti giovani a imporsi l’autocensura in quanto non penso che questo silenzio sia dovuto solo a codardia.
Marchionne, Confindustria, sistema bancario, ed i poteri forti, compresa la Merkel e Hollande, sono scesi in campo a sostegno di Renzi e della sua schiforma.
Penso che questo dovrebbe far riflettere ogni cittadino, ogni lavoratore, pensionati e giovani che la partita che si gioca sulla riforma costituzionale non è una semplificazione del sistema politico ma la cancellazione di ogni forma di democrazia partecipata, di ogi forma di dissenso e di contestazione delle scelte fatte dal governo su indicazione della troika.
Sono convinto che questa Costituzione è già stata violentata dal governo Monti (con il sostegno del PD e di Berlusconi) in nome dell’emergenza e in ossequio della lettera della BCE del 2011 a firma di Draghi e Trichet con il pareggio di bilancio e del fiscal compact ed ora Renzi (il terzo premier non eletto dai cittadini) vuole completare l’opera cancellando quello che resta della democrazia partecipata e di ogni forma di possibile dissenso verso le imposizioni proveniente dall’Europa o meglio sarebbe dire dalle poteri finanziari che oggi governano questo paese.
Altro che esempio di morale e di etica capitalista Marchionne ha dimostrato che in Italia è possibile palare di etica e praticare l’esatto opposto. Proprio come fa Renzi che parla di togliere i partiti dalla RAI e nei fatti nomina tutti i direttori a trazione PD, parla di semplificazione della politica e nei fatti con la riforma costituzionale mette tutto il potere in mano ad una persona sola.
Ricordiamo che Renzi mentre parla di riforme politiche opera per cancellare il risultato del referendum 201 sull’acqua pubblica e per servire la Merkel si appresta a cancellare i contratti nazionali.
Il referendum è anche l’occasione per dire No a questa politica di rapine dei beni e delle risorse pubbliche per ingrassare banche e speculazioni finanziaria, per dire No a quella politica di austerità che tanti danni a creato al sistema parla di riforme sociali ma nei fatti opera per privatizzare lo stato sociale arrivando anche
Per questo è importante che da subito attivarsi per dare voce ai sostenitori del NO, è importante che ognuno dinoi diventi testimone delle ragioni del No per cacciare dall’Italia quella politica malata ed autoritaria oggi rappresentata da Renzi, dal Pd e da Marchionne.
Quello sulla costituzione non è uno scontro fra riformatori e conservatori ma fra chi vuole, in nome dell’Europa, l’uomo solo al comando e chi vuole mantenere democrazia e partecipazione dei cittadini nella politica e nella gestione della cosa pubblica.
Vota e fai votare NO al referendum sulla riforma costituzionale del prossimo autunno.
Ezio Casagranda