Risposta alle dichiarazioni dell’assessore Bisesti

CUB Trento risponde all’articolo dell’assessore Bisesti del 5 luglio 23

La Confederazione Unitaria di Base del Trentino in risposta alle dichiarazioni dell’assessore Bisesti
del 5 luglio 2023 rinnova la sua ferma opposizione al progetto di estensione dell’attività delle scuole
dell’infanzia al mese di luglio e al progressivo smantellamento di tutte le altre strutture a contenuto
formativo e ricreativo distribuite sull’intero territorio provinciale.
Questa iniziativa viene ancora contrabbandata propagandisticamente come servizio alle famiglie,
ma in realtà non è altro che un’iniziativa volta a mascherare la distrazione di risorse dagli investimenti
per i processi formativi nel loro complesso, in cui la scuola ha una sua specifica, precisa e preziosa
funzione, che non può essere surrogata o manipolata.
Infatti, al prezzo di un mese di uno pseudo servizio di custodia nella scuola dell’infanzia a luglio, si
vuole dequalificare strutturalmente l’intero curricolo della scuola stessa.
Da troppo tempo i politici e gli amministratori trentini dimostrano una profonda incomprensione della
funzione fondamentale del personale docente e non sembrano avere nessun interesse a ascoltarne
la voce, anzi lo aggrediscono e ingiuriano come se fosse depositario di chissà quali privilegi.
Basta dare uno sguardo allo stipendio e alle condizioni contrattuali di lavoro per capire che non
esiste nessun privilegio, anzi, nel corso degli ultimi anni, il reddito del personale docente e le
condizioni di lavoro sono andate via via peggiorando e con esse la qualità della proposta didattica e
formativa. Nelle attuali condizioni, troppe ottime docenti stanno pensando di andarsene, lasciando il
campo a ragazze e ragazzi gettati al “fronte”, in aula, senza i minimi strumenti formativi.
Non possiamo digerire che chi ha uno stipendio dieci volte superiore possa dire, come è stato detto
e si continui a sottintendere, in ogni occasione possibile, che le insegnanti sono delle privilegiate.
Non comprendiamo neppure perché sia concessa a politici e amministratori tanta arroganza.
Riteniamo inoltre difficilmente comprensibile e commentabile la barzelletta secondo cui il
prolungamento delle attività “scolastiche” al mese di luglio risolverebbe il problema della denatalità.
È un’affermazione che dà il segno del grado di “competenza” del nostro geniale assessore e dei
nostri favolosi politici.
La generosità, l’amore delle maestre per il loro lavoro, la dedizione per le bambine e i bambini non
possono essere più usati per le miserie di questa pseudo politica.
La CUB intende portare avanti questa lotta di civiltà a favore di tutta la comunità e dei futuri cittadini
accanto alle insegnanti che non intendono rinunciare alla loro battaglia per salvare la scuola
dell’infanzia trentina.
Infine, i media, la stampa, le televisioni dovrebbero recuperare il loro ruolo di informazione e dare
ascolto alla voce di chi quotidianamente lavora nelle scuole, voce che potrebbe illuminare con un
raggio di consapevolezza l’intera comunità, che ha bisogno di capire veramente di quale tipo di
scuola abbiano bisogno le nostre figlie e figli

La Federazione del Pubblico Impiego
della Confederazione Unitaria di Base CUB -Trento

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