Sait: Licenziati Sì, fessi NO
Non saremo di certo noi, in questo momento, a fare i “fenomeni” e dire “io l’avevo detto, non ci interessa questo tipo di ragione, ma purtroppo quello che abbiamo appreso in questi giorni dai quotidiani locali, ma che sapevamo da tempo, che è arrivato a compimento il processo che ha visto SAIT licenziare 120 dei SUOI dipendenti.
Già ormai quasi due anni fa tutto ciò era stato ,da alcuni,ampiamente previsto,nonostante tutte le “chiacchiere” dei sindacati confederali che parlavano di “crisi di sistema”, livelli occupazionali da recuperare” all’interno della stessa “Cooperazione Trentina”,di corsi di riqualificazione etc etc…MA DI LOTTARE PER LA DIFESA DEL PROPRIO POSTO DI LAVORO NIENTE!!??
No quello NO, non si può fare, siete “antichi”, troppo “ideologizzati” ora non funziona più così, si deve trattare con loro ci vuole responsabilità!
Sempre con la vita degli altri però a loro il “posto fisso” non lo toglie nessuno!
Altre potevano essere le scelte, perché altre dovrebbero essere le responsabilità!
Quale significato potrà mai avere,ormai,il termine “cooperazione” se chi ha contribuito per anni,con la sua presenza costante e fatica,alla crescita di quel “mondo” ora viene preso a “calci in culo” e chi invece ha contribuito al “disfacimento” di quel mondo, con “carriere folgoranti” e stipendi da “top manager” in cambio di “buchi di bilancio” sempre più irrimediabili e scelte strategiche fallimentari, non ultimo il nuovo magazzino sovradimensionato in partenza ed ora anche colpito da nuove decine di licenziamenti???
Ora che i “buoi sono scappati” si sentono dichiarazioni indignate a destra e a manca,in particolare i vari segr. sindacali,come se non fossero anche loro “complici” di questa ennesima “mattanza occupazionale” annunciata,sperticarsi nel sostenere l’insostenibile,visto che loro hanno accompagnato passo-passo tutte le fasi di questa ennesima “porcata” fatta ai danni di lavoratori e lavoratrici.
Ora si chiedono pure come mai da una parte SAIT licenzia e dall’altra aumenta le ore lavorate della cooperativa di facchinaggio (movitrento), ed ecco un altro gioco delle tre carte!ma non sono le stesse organizzazioni a “tutelare” gli uni e gli altri???
Ma che SAIT volesse “semplicemente” abbassare il costo del lavoro attraverso una “sostituzione” di manodopera stessa cioè fra una tutelata da ccnl e aggiunta di contratto aziendale e una con pochissimi diritti, assolutamente ricattabile e pure pagata molto meno, ci abbiamo pensato solo noi???
Chi fa questo di mestiere non ci ha pensato??
Perchè se non è così vuol dire che appena SAIT ha fatto un po’ di “voce grossa” se la sono fatta sotto ed hanno deciso che gli conveniva di più “SACRIFICARVI TUTTI” piuttosto che provare a lottare!
Del resto cosa ci si può aspettare da chi plaude ad una laurea “regalata “,e non per sola “piaggeria” a chi ha introdotto le peggiori condizioni lavorative degli ultimi decenni, dopo Marangoni, Whirpool, SAIT e tanti altri esempi siamo ancora disposti a farci prendere così palesemente per i fondelli???
Fino a dove siamo disposti ad “arretrare” prima di dire :ADESSO BASTA!!!
Lorandi Luciano – USB – dipendente Sait