Salviamo la scuola Trentina
Lunedì mattina, in occasione dello sciopero provinciale, si è svolto il presidio delle inseganti e dei lavoratori delle scuole d’infanzia del Trentino sotto la regione in piazza Dante a Trento.
Il presidio ha inteso portare all’attenzione delle Istituzioni la pesante situazione che vive la scuola dell’infanzia trentina a seguito delle scelte sconsiderate fatte negli ultimi anni dalla PAT.
“Dividi, ricatta e governa” potrebbe essere lo slogan riassuntivo della politica della giunta provinciale in quanto in questi anni la PAT ha sempre lavorato, con la complicità dei confederali, per contrapporre i genitori agli insegnanti ed ha subordinato l’erogazione di “buoni servizio” all’ iscrizione dei figli al mese di luglio.
Nostro obbiettivo è sempre stato quello di contrastare questa riforma, superare la frattura strumentale con i genitori, rilanciare la scuola trentina e riconoscere, anche dal punto di vista salariale e normativo, la grande professionalità degli insegnanti e degli operatori del comparto.
È da troppo tempo che gli assessorati che si sono avvicendati intervengono con mano pesante sulla scuola dell’infanzia, togliendole quel ruolo di istituzione educativa didattica di qualità, preso ad esempio da altre realtà fuori Trentino, riducendolo nel tempo a mero servizio conciliativo.
Oggi abbiamo ribadito la contrarietà di una buona parte di insegnanti e lavoratori al tentativo, da parte delle Istituzioni, di svilire il ruolo della Scuola dell’Infanzia proposto come “servizio” che dovrebbe rispondere alle esigenze delle famiglie, dimenticando di fatto i bisogni dei bambini.
Per i motivi di cui sopra CUB Trento continuerà la mobilitazione per dire NO alla Scuola dell’infanzia come servizio conciliativo. Inoltre, chiede fermamente che la scuola dell’infanzia continui ad essere luogo formativo di eccellenza per i bambini e non mero servizio di custodia.
Trento, 17/06/2024